Nel “Sillabo” ecco appare una chiesa “illuminista”,e la cosa sconcerta un trito luogo comune ,la dove si scrive:”le profezie e i miracoli,esposti e trattati nella sacra Scrittura,sono invenzioni di poeti,e i misteri della fede cristiana sono il risultato di indagini filosofiche;e i libri dell ‘Antico e Nuovo Testamento contengono dei miti;Gesù stesso è un mito.

Convulsionari erano una sorta di fedeli che con-mediante- convulsioni credevano nei miracoli sulla tomba del Diacono Pàris,per cui Luigi quindici ,nel 1732 scrisse:”nel nome del Re,si proibisce a Domeneddio di fare miracoli in questo luogo”(sic).

Frutto simbolico Per cristiani frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (per ebrei varie interpretazioni : fico,uva,grano, cedro)còlto e mangiato da Eva ed Adamo scacciati quindi dal Paradiso Terrestre e resi mortali.La mela avvelenata di Grimilde per fare morire la figliastra Biancaneve. La mela al giorno che leva il medico d’intorno. Oggi mela ” microchippata” ultima sua veste ,messa a punto dai soliti cervelloni. Un microchip incorporato per controllare sviluppo, maturazione ” Ma innocua per l’uomo” viene subito ribadito con la solerzia del bambino quando vuole nascondere qualcosa alla madre! Il passo successivo sarà l’uomo ad esserne provvisto? Cosa da loro già accennata.. Rivalsa sul Creatore ? superba emulazione?

Paola Mars.

Un festival del “Pensare contemporaneo” che ,se ho ben capito ,dovrebbe tenersi a Piacenza, è una di quelle “novità” che fanno la muffa con un etichetta simil nuova e che si sentono ripetute e risvoltate da tanti anni per cui,il “nuovo” vorrebbe prendere piede,come ha già fatto da diverso tempo ma:dire due o tre volte le cose belle-come dicevano gli antichi- è sempre bello:se non fosse che di contemporane e rimasticate menate:come quelle che propongono e che, ripetute impongono ,non si sente odor di nuovo e nemmeno di originale,visto che il “pensare”-come questi pensano- è vecchio,vecchio come il Cucco.

Questa è la storia di Francesca Riza, la ragazza di Pianoro (vicino Bologna) che nel 2012 è stata massacrata di botte dal suo ragazzo in una camera di hotel. Francesca ha rischiato di morire
Francesca Riza e il suo futuro compagno si conoscono in piscina. Lei resta folgorata dalla personalità del ragazzo, che sembra colmare i suoi vuoti sentimentali. Sviluppa una vera e propria dipendenza nei confronti dell’uomo amato nonostante lui fin da subito si presenti come un violento. I due si incontrano nel 2010 e sboccia subito l’amore. Sono innamorati, e ben presto cominciano anche a fare progetti per il futuro.
Nonostante alcune difficoltà i due proseguono con il loro rapporto e per un certo periodo le cose sembrano anche andare bene. Poi però Francesca Riza scopre che il compagno ha piani diversi per il futuro, vorrebbe conoscere altre donne e pare decisamente non interessato alla monogamia. Così facendo sembrerebbero svanire del tutto i sogni di matrimonio e di una famiglia. I due si lasciano e poi si riprendono.
Dopo vari problemi e dopo essere stata per un po’ dai genitori e dalle amiche, Francesca e il compagno decidono di fare un viaggio in Egitto, ma alla fine se ne vanno in una spa. Siamo nel 2021. Quello che succede in quella camera di albergo durante la vacanza è un vero e proprio incubo per Francesca.
La sera del 30 settembre 2012 infatti in una stanza d’hotel, il problema psichiatrico del compagno di Francesca, associato all’uso di droga esplode in un comportamento violento nei confronti della donna, a cui impone una sorta di rito purificatorio. Le sbatte a ripetizione la testa sul pavimento, strappandole ciocche di capelli e la picchia tutta la notte, obbligandola persino a pulire il suo stesso sangue.
Dopo tutte quelle ore di percosse e punizioni, alle prime luci del mattino la rabbia del compagno sembra placarsi e Francesca ne approfitta per scappare dalla stanza. Si rivolge in cerca d’aiuto a una dipendente dell’hotel che capisce la gravità della situazione, quindi la nasconde e chiama immediatamente i carabinieri. Lui viene arrestato per aver quasi ucciso di botte la sua compagna. Francesca oggi è viva

Kella Tribi

Il Papa il Mongolia per un pugno di fedeli nel rispetto della tradizione gesuitica che ama queste lontane regioni.Regioni che, con Padre Ricci vissero la loro “epopea” gesuitica,in Cina.

Nel catastrofismo celeste,che viene dal cielo ,ci mancavano i tartufi radioattivi:tartufi che vengono mangiati dai cinghiali prendendo così un iniezione di sana radioattività.Lo si è scoperto ,pare,solo ora di questa fauna radioattiva,solo ora e proprio non ci mancava ,fra stupri d’uso,terra dei fuochi, colpi di stato, l’Africa alle porte.Che dire,l’elenco potrebbe cotinuare all’infinito:continuare come quello di Don Giovanni, con le sue donne.

Hanno “tirato le orecchie” al Papa per il suo discorso verso i cattolici russi e c’è addirittura chi l’ha definito irricevibile,piantando i pugni sul tavolo.La cosa sa di irrispettosa protesta verso il Papa e la chiesa che rappresenta avendo dimenticato i più,se non tutti, “l’infallibilità papale”.

Governo e opposizione “ragionano” sulla coperta corta e che allungare ,allungare proprio non si può.Ci vuole una bella costanza,e la voglia di perdere un sacco di tempo per discurere su questa corta,corta coperta e fingere così si possa fare più lunga:più lunga di quanto effettivamente è questa corta coperta.

Va bene,ora i migranti entrano tutti e qualcuno dice che son troppi,e non si capisce,non si capisce chi dice che son troppi, ma pare,pare sian quelli che se li vedono arrivare come hanno da sempre auspicato.E’ il “modo” che non piace e su questo modo si fanno delle infinite autentiche bizantine litanie che intender possono solo chi se le canta:ah!Dimenticavo :anche chi se le “sona”.