Rousseau nel suo Emilio ha lampi di luce:”temi la speciosa attrazione della menzogna e i vapori snervanti dell’orgoglio.Ricordati incessantemente che l’ignoranza non ha mai fatto male,che l’errore solo è funesto,e che non ci si smarrisce perchè non si sa,ma perchè si crede di sapere”.
Non alla morte.
Anche in Italia come in parti d’Europa e in Usa frenesia per fare la leva militare obbligatoria ” Per essere pronti alla difesa della Patria” si aggiunge. Ma Difesa Militare implica Offesa Militare cioè implica accettazione del concetto stesso di guerra, cioè essere disposti a uccidere o a farsi uccidere; pardon mandare giovani a fare morire o a morire. Si ma i capi che lo decidono? Ah no loro no vanno protetti guardare le api! Già, guardiamole: la Regina va lei a combattere con un’altra aspirante tale. Ambedue usano pungiglioni in dotazione solo a loro,lisci diritti, che normalmente servono per deporre le uova,chi vince regna. Non mandano le operaie che hanno in dotazione un pungiglione ricurvo e seghettato per Difesa personale da loro pari ma che sull’uomo risulta per loro mortale. Le api difendono la Regina perché è l’unica a poter deporre le uova pena la fine dell’alveare altrimenti.Per gli esseri umani non è così.A figliare qualunque donna con naturalmente il contributo maschile. I Capi delle Nazioni, governi sono mediamente eletti con SCADENZA, per fare VIVERE MEGLIO la popolazione elettrice, non per esporla alla morte magari con l’abusata bandierina della ” Difesa dal nemico”. Si vuole una leva militare obbligatoria per il bene della propria Nazione? Ok ma che fine ha fatto allora il servizio civile? Più compatibile in Italia con la propria Costituzione? Meno spesa di apparato, utile per tutta la società, utile per i giovani che si cimentano nella vita reale e lavorativa.esperienza volta alla vita non alla morte.
Paola Mars.
Sparare.
L’invito a sparare sui russi a cui fra l’altro come invasori si spara già.Ma l’invito a sparare,se,sparare si intende sparare anche sulla Russia dovrebbe essere preso alla lettera dai promotori che,in prima linea e,ben visibili indicherebbero i bersagli o:il bersaglio.
Le perle nere di Kella.
Desirèe Piovanelli è morta il 28 settembre del 2002. È stata uccisa a quattordici anni dopo esser stata irretita e condotta da Nicola Bertocchi, coetaneo e suo vicino di casa, alla cascina Ermengarda a Leno, in provincia di Brescia. Nicola non ha agito da solo, ma con la complicità di altri due suoi coetanei, Nicola Vavassori, detto Nico, Mattia Franco, detto Bibo, e con l’aiuto di Giovanni Erra, l’unico adulto del gruppo.
Desirèe Piovanelli, per gli amici Desy, l’anno nel quale è morta frequentava il primo anno del liceo scientifico a Manerbio. Nata in una famiglia di Testimoni di Geova, possedeva un diario sul quale aveva fatto un’annotazione che, con il senno di poi, apparirà come un nero presagio di morte.
“Nicola è un ragazzo da non frequentare”, scriveva la piccola Desy. Nicola Bertocchi, giovane di 16 anni, che aveva smesso da tempo di studiare e che lavorava come manovale in paese.
Eppure, sabato 28 settembre 2002, alle ore 14.00, sarà proprio quest’ultimo ad attirare Desirèe in una trappola mortale. Il pretesto fu la presenza di alcuni cuccioli appena nati presenti nella cascina. Desy non poteva saperlo, ma ad attenderla non c’era nessun gattino. Solamente alcuni uomini che avevano progettato prima di stuprarla e poi di ucciderla.
Nicola Bertocchi doveva essere il primo ad iniziare la violenza, ma le urla di Desirèe gli fecero completamente perdere il controllo. “Mi fai schifo. Mi fai pena!”. Queste parole lo spinsero a dare una prima coltellata all’addome alla ragazza, che iniziò ad opporre resistenza e a scappare. Ma fu braccata dal più grande del branco, Giovanni Erra che la immobilizzò mentre Bertocchi continuava a sferrarle coltellate alle spalle.
In ultimo tentativo disperato, Desirèe tentò di lanciarsi dalla finestra. Ma l’ultima coltellata di Nicola fu letale. E per lei non ci fu scampo. Bertocchi la sgozzò e tentò poi di decapitarla. Non riuscendosi, gli uomini pianificarono di inscenare uno stupro. A quel punto Giovanni Erra scappò mentre gli altri tre la spogliarono e la legarono per i piedi. E la abbandonarono nella cascina.
Desirèe venne cercata in lungo e in largo, ma di lei non c’era nessuna traccia. Ad un certo punto, però, Nicola fece un errore che gli costò molto caro.
Per depistare le indagini, infatti, inviava messaggi alla famiglia di Desy utilizzando proprio il cellulare di quest’ultima. Così, gli inquirenti arrivarono a lui. Bertocchi fu il primo ad essere fermato. Poi fu la volta di Vavassori, Erra e Franco.
Il più grande del Branco, Giovanni Erra, trentasei anni all’epoca dei fatti, è stato condannato a 30 anni di carcere. Ancora oggi si trova ristretto a Bollate. Gli altri condannati, Bertocchi, Vavassori e Franco, hanno già pagato il loro debito con la giustizia. Erano infatti stati condannati rispettivamente a diciotto, undici e dieci anni di reclusione.
Kella Tribi.
Conte alla Scala.
Si era già polemizzato su Paolo Conte alla Scala di Milano e,Conte ,ma,Conte ha finalmente cantato:cantato-a modo suo- alla Scala di Milano ,cantato per la produzione-mi pare- dell’ex “casco d’oro” Caterina Caselli.Come dicevo altra volta, si era già polemizzato sul cantante ;quel cantante, alla Scala:sorta di belamento insopportabile fra applausi e,sentiti consensi, mentre nell’aria del teatro ancora minacciosamente girava:”di quella pira l’orrendo fuoco”.
Nodo.
Con le elezioni tutti i nodi,tutti vengono al pettine,ed ognuno si dedica con passione al suo nodo,come se fosse l’unico nodo quotidianol:chiacchiere parole e informazione preconfenzionata che predispone ad un intelligenza artificiale:articiale come è tutto-da tempo- il quotidiano ,il quotidiano,su cui si rappresenta uno schermo:uno schermo a cui dietro sta la realtà.
Vannacci.
E’ un onorevole-di cui mi sfugge il nome-,credo di centro-politico-:uomo di grande arroganza che fa,anche (sic) il giornalista,quello che ieri:ieri, ha dichiarato ,per le piogge in corso,con i suoi bei straripamenti e inondazioni:e,acqua alta,alta in case molto probabilmente costruite dove non dovevano assolutamente essere costruite .L’onorevole in questione ,di cui -per fortuna-ora mi sfugge ,ripeto anche il nome,e che vedo -fortunatamente-anche raramente apparire ,apparire e dichiare con il suo arrogante modo:non è come dice Vannacci-forse si riferisce alla pioggia-:Vannacci ,non è quello che il generale afferma-a proposito delle inondazioni-.La cosa mi ha lasciato basito:basito, perchè questi-catastrofisti- dichiarano siccità ad ogni ,ed in ogni occasione:che cosa poi dica Vannacci,a proprosito di pioggia, non so che dire che non lo seguo.Però dodici secoli di storia hanno scritto e, dichiarato che,molte volte, a primavere piovose seguono stagioni feconde di frutti.E qui piove,piove da giorni,eccome se piove,nonostante la siccità e la desertificazione,piove in genereale :e piove,-piove,anche-per la storia- da dodici secoli:forse,forse il signore in questione:,potrebbe migrare o andare in Cina:in Cina con la sua naturale superbia e,in quella nazione:anche in quella nazione,a quel grande popolo fare il piazzista di siccitose ignoranti disgrazie:buon viaggio.
Oscurità.
Il male oscuro di Israele è tutto quel sangue che gli gira attorno,ed è alimento per i suoi nemici.Finchè non si taglieranno quei collegamenti mortali per la sua democrazia,collegamenti legati ad Hamas,ci sarà un bel condannare o voler imporre ad Israele la sospensione di ogni azione contro il suo male oscuro,o,di quell’islamismo che si crede e si arroga-come ogni religione-unica e vera,ma, sopratutto ultima verità indiscutibilmente perfetta.
Jazz.
Il jazz sarà anche bello mah.Da ragazzo trscrivevo dai dischi di jazz-un pezzo per due tromboni-lo trascrivevo per mio fratello che studiava musica da ballo-.E,sempre in altri tempi-quando andavo in conservatorio-c’era un tizio,uno,uno di Torino che ossessionava tutti con il jazz-studiava tromba-infatti si trombava una certa Mazza che forse faceva pianoforte-di cui ,il professor Sirotti di solfeggio-aveva predetto un grande futuro come cantante,anche se non l’avevo mai vista cantare e,nemmeno,sopratutto, sentita-Insomma la Mazza e il trobettiere di Torino pare facessero scintille sotto le lenzuola,relazionando noi tutti delle loro prodezze:il torinese con abbondnza di particolari,la Mazza con una leggera smorfia delle laabbra verso il basso.I due si vantavano di aver fatto-a letto- la tre giorni:giorni tre dico,chissà dove sono finiti,cantante compresa che non ho mai,proprio mai sentito cantare, nè allora nè dopo.
Nonostante.
Nonostante il silenzio delle opposizioni,il governo Meloni riesce,con discrezione e silenzio nello sbrogliare la matassa intricata da anni per i condannati all’estero.E’ una buona cosa,buona,tanto buona che quasi nessuno ne parla:nemmeno con segni muti.