Utilità.

Written By: bruno - Giu• 01•24

Si si credo proprio che ogni casa sia dotata di un personale movimento peristaltico per cui ogni oggetto poco alla volta si sposta dal centro alla periferia e quando lo si cerca non lo si trova più;!!! Così ho deciso : pulizia e riordino generali. Dato che però si tratta di una noia incredibile ho trasformato la cosa in una attività oscillante tra ricerca del perduto e personale mercatino dell’usato con tanto di “ohhh” ogni volta che dal caos emergeva qualcosa di dimenticato ma foriero di chissà qualche utilità nel futuro.

Paola Mars.

Zangrandi-Bianchi.

Written By: bruno - Mag• 31•24

Duello Zangrandi Filippo e Fabio Bianchi nelle elezioni per il sindaco di Calendasco,inutile dire che noi siamo per la storia non la “storia” e,la storia ha fatto e modellato Calendasco con una vastissima documentazione di archivio.Inutile aggiungere che il Guado di Sigerico “rimodernato” e,adattato oggi a guado di San Colombano contraddice gli stessi promotori e devoti di San Colombano che,non si sono mai pronunciati-nè mai sognati-in tal senso per il passaggio del Santo Irlandese a Calendasco dove ,diversi oggi,ripeto oggi,per pura civetteria “storica” ne tracciano l’inusitato e fresco,fresco di questi ultimi anni autoproclamato percorso.Questo è;ripeto è, il Guado di Sigerico,e questo,anche questo è storicamente assodato e, a Calendasco ,a Calendasco ha vissuto e vi è nato .:documenti alla mano un Santo,altrettanto ripeto documentato:San Corrado,appunto.

E che sarà mai.

Written By: bruno - Mag• 29•24

Quante storie su De Luca e La Meloni;la Meloni nel suo discorso per il risanamento di una realtà degradata ha citato un pò tutti compreso De Luca che ha ricorfermato oggi con una battuta ,la sua espressione, la cosa finisce qui.E che sarà mai.

Gaza Hamas.

Written By: bruno - Mag• 28•24

Problema Israele Palestina,non è posto nella maniera corretta ,è piuttosto il problema Hamas e Israele nel non trovare soluzione perchè si citano e vengono citate parti sbagliate.Hamas non è solo a Gaza,Hamas ha ramificazioni e finanziatori che non tengono alcun conto dello stato Palestinese e non sono solo a Gaza,ma,sono,solo,e,tengono solo conto dell’interesse :quello di Hamas che non è solo a Gaza e non è palestinese.

“belle arti”

Written By: bruno - Mag• 27•24

Basterebbe ricordare o ,andare a rivedere il padiglione Vaticano alla Biennale di Venezia per aver di che commentare ma:visto quel precedente, a Piacenza-mi pare-a Picenza un gruppo di volentorosi albanesi hanno “rinfrescato” i colori della loro parrocchia.La cosa ha subito messo in moto la soprintendenza che ,attraverso l’architetto della Diocesi cittadina ha bacchettato gli improvvidi imbianchini e che,con il ditino alzato a detto e scritto papale papale:nossignori!Questa cosa non si deve fare,assolutamente non si deve fare, se non dopo consenso delle “belle arti”,e se lo dice lui .(sic)

Rousseau.

Written By: bruno - Mag• 26•24

Rousseau nel suo Emilio ha lampi di luce:”temi la speciosa attrazione della menzogna e i vapori snervanti dell’orgoglio.Ricordati incessantemente che l’ignoranza non ha mai fatto male,che l’errore solo è funesto,e che non ci si smarrisce perchè non si sa,ma perchè si crede di sapere”.

Non alla morte.

Written By: bruno - Mag• 26•24

Anche in Italia come in parti d’Europa e in Usa frenesia per fare la leva militare obbligatoria ” Per essere pronti alla difesa della Patria” si aggiunge. Ma Difesa Militare implica Offesa Militare cioè implica accettazione del concetto stesso di guerra, cioè essere disposti a uccidere o a farsi uccidere; pardon mandare giovani a fare morire o a morire. Si ma i capi che lo decidono? Ah no loro no vanno protetti guardare le api! Già, guardiamole: la Regina va lei a combattere con un’altra aspirante tale. Ambedue usano pungiglioni in dotazione solo a loro,lisci diritti, che normalmente servono per deporre le uova,chi vince regna. Non mandano le operaie che hanno in dotazione un pungiglione ricurvo e seghettato per Difesa personale da loro pari ma che sull’uomo risulta per loro mortale. Le api difendono la Regina perché è l’unica a poter deporre le uova pena la fine dell’alveare altrimenti.Per gli esseri umani non è così.A figliare qualunque donna con naturalmente il contributo maschile. I Capi delle Nazioni, governi sono mediamente eletti con SCADENZA, per fare VIVERE MEGLIO la popolazione elettrice, non per esporla alla morte magari con l’abusata bandierina della ” Difesa dal nemico”. Si vuole una leva militare obbligatoria per il bene della propria Nazione? Ok ma che fine ha fatto allora il servizio civile? Più compatibile in Italia con la propria Costituzione? Meno spesa di apparato, utile per tutta la società, utile per i giovani che si cimentano nella vita reale e lavorativa.esperienza volta alla vita non alla morte.

Paola Mars.

Sparare.

Written By: bruno - Mag• 25•24

L’invito a sparare sui russi a cui fra l’altro come invasori si spara già.Ma l’invito a sparare,se,sparare si intende sparare anche sulla Russia dovrebbe essere preso alla lettera dai promotori che,in prima linea e,ben visibili indicherebbero i bersagli o:il bersaglio.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mag• 25•24

Desirèe Piovanelli è morta il 28 settembre del 2002. È stata uccisa a quattordici anni dopo esser stata irretita e condotta da Nicola Bertocchi, coetaneo e suo vicino di casa, alla cascina Ermengarda a Leno, in provincia di Brescia. Nicola non ha agito da solo, ma con la complicità di altri due suoi coetanei, Nicola Vavassori, detto Nico, Mattia Franco, detto Bibo, e con l’aiuto di Giovanni Erra, l’unico adulto del gruppo.
Desirèe Piovanelli, per gli amici Desy, l’anno nel quale è morta frequentava il primo anno del liceo scientifico a Manerbio. Nata in una famiglia di Testimoni di Geova, possedeva un diario sul quale aveva fatto un’annotazione che, con il senno di poi, apparirà come un nero presagio di morte.
“Nicola è un ragazzo da non frequentare”, scriveva la piccola Desy. Nicola Bertocchi, giovane di 16 anni, che aveva smesso da tempo di studiare e che lavorava come manovale in paese.
Eppure, sabato 28 settembre 2002, alle ore 14.00, sarà proprio quest’ultimo ad attirare Desirèe in una trappola mortale. Il pretesto fu la presenza di alcuni cuccioli appena nati presenti nella cascina. Desy non poteva saperlo, ma ad attenderla non c’era nessun gattino. Solamente alcuni uomini che avevano progettato prima di stuprarla e poi di ucciderla.
Nicola Bertocchi doveva essere il primo ad iniziare la violenza, ma le urla di Desirèe gli fecero completamente perdere il controllo. “Mi fai schifo. Mi fai pena!”. Queste parole lo spinsero a dare una prima coltellata all’addome alla ragazza, che iniziò ad opporre resistenza e a scappare. Ma fu braccata dal più grande del branco, Giovanni Erra che la immobilizzò mentre Bertocchi continuava a sferrarle coltellate alle spalle.
In ultimo tentativo disperato, Desirèe tentò di lanciarsi dalla finestra. Ma l’ultima coltellata di Nicola fu letale. E per lei non ci fu scampo. Bertocchi la sgozzò e tentò poi di decapitarla. Non riuscendosi, gli uomini pianificarono di inscenare uno stupro. A quel punto Giovanni Erra scappò mentre gli altri tre la spogliarono e la legarono per i piedi. E la abbandonarono nella cascina.
Desirèe venne cercata in lungo e in largo, ma di lei non c’era nessuna traccia. Ad un certo punto, però, Nicola fece un errore che gli costò molto caro.
Per depistare le indagini, infatti, inviava messaggi alla famiglia di Desy utilizzando proprio il cellulare di quest’ultima. Così, gli inquirenti arrivarono a lui. Bertocchi fu il primo ad essere fermato. Poi fu la volta di Vavassori, Erra e Franco.
Il più grande del Branco, Giovanni Erra, trentasei anni all’epoca dei fatti, è stato condannato a 30 anni di carcere. Ancora oggi si trova ristretto a Bollate. Gli altri condannati, Bertocchi, Vavassori e Franco, hanno già pagato il loro debito con la giustizia. Erano infatti stati condannati rispettivamente a diciotto, undici e dieci anni di reclusione.

Kella Tribi.

Conte alla Scala.

Written By: bruno - Mag• 24•24

Si era già polemizzato su Paolo Conte alla Scala di Milano e,Conte ,ma,Conte ha finalmente cantato:cantato-a modo suo- alla Scala di Milano ,cantato per la produzione-mi pare- dell’ex “casco d’oro” Caterina Caselli.Come dicevo altra volta, si era già polemizzato sul cantante ;quel cantante, alla Scala:sorta di belamento insopportabile fra applausi e,sentiti consensi, mentre nell’aria del teatro ancora minacciosamente girava:”di quella pira l’orrendo fuoco”.