Alla metà-circa-del duecento,nelle storie di Napoli scritte da Checchetelli si legge che:”Federico si era macchiato d’un atto di crudeltà ributtante.Aveva fatto impiccare il vescovo d’Arezzo,cui teneva prigioniero,poichè l’ebbe fatto strascinare,legato,ed attaccato alla coda di un cavallo,fino al patibolo”.Bhe:niente di nuovo direi per coloro che favoleggiano sui bei tempi antichi o,andati.
Colpa di Isrele.
Forse,forse duemila anni di persecuzione erbaica non bastano e non basta nemmeno che Hamas tenga in ostaggio:nonostante la reazione israeliana degli ebrei innocenti.Duemila anni no,non bastano,e,non sono bastati.No,occorre dare la caccia all’ebreo anche in questi giorni e,in questi nostri giorni sentire la solita pantomina,la solita sanguinosa pantomina:colpa di Israele.
Le perle nere di Kella.
Un sorriso e la voglia di raccontare il paese che l’ospitava,hanno fatto di Tiba Ali una piccola influencer di You Tube,con un canale di 20 mila iscritti,raccontava la vita nella città dove viveva con il fidanzato siriano.Nonostante la sua popolarità non si vedrà Tiba in nessun nuovo video,perchè suo padre ha deciso per lei ,e per tutti.Ha deciso che quello stile di vita non era dignitoso per una giovane irachena,ha deciso che quell’uomo non era quello che avrebbe dovuto sposare così,al suo ritorno nel paese natale,l’ ha uccisa.Strangolandola.Si,a 22 anni,nel 2003,Tiba è stata vittima di un delitto d’onore.Suo padre si è consegnato spontaneamente alle forze dell’ordine convinto di aver fatto quello che doveva per salvaguardare la sua onorabilità.Gli attivisti e le attiviste per i diritti umani hanno sollevato una protesta per chiedere la riforma del codice penale iracheno che riduce le pene di omicidio per gli uomini che uccidono le loro mogli,o figlie o parenti di sesso femminile.Tutto questo ,però , Tiba non lo vedrà.Suo padre le ha chiuso gli occhi per sempre.
Kella Tribi.
Auguri Trump.
C’è chi sbava per la vittoria di Trump in America,sbava e sputa,l’onnipotenza dei propri pensieri è andata a farsi friggere.Ma,se, Trump:Trump risolve le due guerre in corso-Russia e Israele-è già un grande risultato,e,grande,grande è dire poco,non solo per quelle regioni,ma per il mondo intero e questo,questo sarebbe già tanto,tanto più che tanto,credetemi:auguri Trump.
Non del tutto.
Sentire i mezzi di informazione italiani questa mattina Trump ha quasi vinto e,aggiungono,se ,in passato avevano votato per lui le periferie e persone affette da alcolismo (citazione testuale),oggi l’America,l’America in grande maggioranza ha votato per lui, ma :secondo gli stessi organi di informazione:non del tutto.
Strategie.
Pubblicità c’è sempre stata oggi si cambia Pubblicità con la storia con Verità secondo una specie di proprietà transitiva(se A=B=C)’in modo tale che qualunque Pubblicità narrata sui media come Storia sia percepita come Verità.Stupore poi se un fatto,un personaggio narrato con intento pubblicitario,negativo o positivo che sia non ottenga il risultato voluto.Eh beh in tutto il ragionare solo pubblicitario si dimentica la Realtà come è successo per la vittoria di Trump.La realtà è che ha vinto.Tutte le strategie pregresse per annullarlo?Strategie,banali strategie.
Paola Mars.
“Stampa”.
L’Italia della stampa “libera” unita come in un sol pugno alla televisione sputa su Trump,sbaglia pronostici,si veste a lutto.Così,in gramaglie:l’ Italia della stampa “libera” celebra il proprio dolore,il proprio sgomento.L’Italia della stampa “libera” ci uccide di noia e sproloquia,sproloquia,anche in televisione in tutta “libertà”,mentre un ombra si addensa e turba il 47 presidente degli Stau Uniti e,farebbe bene nel tenerlo presente:47,il morto che parla.
Silio Italico.
L’areonata,a firma di Silio Italico,personaggio messo-malamente- come copia e incolla al tempo dei primi palloni aerostatici,di cui ho citato un poemetto.Il Silio Italico ,quello vero ,si chiamava Tiberio Cazio Asconio,più semplicemente Silio Italico nato in Spagna il 26 dopo Cristo e morto in Campania il 101 dopo Cristo,poeta avvocato politico,non ho trovato ,invece tracce – il vero nome- di colui che ha scritto l’Aeronauta,e che festeggia, nel suo poemetto ,l’atteraggio del pallone con una gran bevuta,unendo al poemetto un saggio su Silio Italico
Teheran.
Ragazza in mutande a Teheran:come andare disarmati in una foresrta infestata da sciacalli affamati.La ragazza è estremamente pudica ,anche se in mutande e con reggiseno,e,forse,forse è la più normale da quelle parti:normale nel senso che non si fa condizionare da regole scritte e,messe in bocca a Dio o,un dio su cui qualcuno-ispirato da dio-ha scritto.Di che dio si tratti poi dipende:dipende da come si leggono le “regole” e da chi giura di aver visto dio:sopratutto da come le si capiscano e le si infliggono ,anche a ragazze che girano in mutande.
Politica,politica.
Gran fermento a metà mandato della Meloni,la politica e i politicanti si stringono d’assedio al governo,mentre Grillo,Grillo si è messo nelle mani dei suoi carnefici che lo scorticano ,si direbbe e,sembrerebbe,ancora “vivo”,se vivo fosse ancora.Pesi e misure ,conti fatti e strafatti e da fare,mentre l’America aspetta un chiarimento,all’americana.