Un governo che si fa governare dopo che ha governato,sembra una barzelletta perchè un sovragoverno che corregge un governo e governa invece di essere governato è l’usanza o l’uso del paese,di questo paese.Insomma non ci si racappezza un bel nulla:comunque un sovragoverno che governa il governato doveva prendere decisioni e,governare in sua vece prima.Da come stanno le cose viene alla mente Bizet nella Carmen:”quel mestier non è per te”,dice il governo al governato o, al governato governo.
Colori.
Forse non ho capito:in Italia ci sono tre poteri esecutivi,il parlamento,il senato e,la magistratura.Mentre i due primi :deputati e senatori passano attraverso il voto popolare la magistratura fa da sè,da sè,armata dell’interpretazione delle leggi scritte e che ,in quanto interpretazioni se ne vedono e sentono e dicono di tutti i colori.
Il teatro.
Lo strano mondo del mondo,davvero strano:dove chi comanda è la magistratura-che serve allora pagare tutta quella gente in parlmento-il terroismo la fa da padrone contro un popolo che da duemila anni:ripeto duemila , viene massacrato per colpa di un giudeo-Gesù- chiamando a sovraprezzo e imbecillità il popolo ebreo -deicida-deicida fra l’altro ,per un sacco di miscredenti , che,tuttavia dice di credere o,di crederci proclamando che è solo e soltanto suo (sic) e nemmeno ebreo:roba nostra,e,o,loro.Insomma il solito:il solito vecchio mondo-primitivo- che mena e si mena ,che “governa” e sgoverna,sgoverna al posto di un qualsiasi governo,con tanto di legge da palcoscenico,giocando sulla sua interpretazione che dovrebbe,in fondo in fondo :l’interpretazione ,riguardare solo e soltanto, il teatro.
Le perle nere di Kella.
Dopo mezzo secolo il caso di Cristina Mazzotti, la prima donna vittima di sequestro in Italia, viene riaperto. Quattro persone vanno a giudizio con l’accusa di omicidio. Si tratta di coloro che furono gli esecutori materiali del rapimento che tenne in scacco tutta in Italia nell’estate del 1975.
Era il 1° luglio, Cristina, figlia di una benestante famiglia di Eupilio (Como), rientrava dopo i festeggiamenti per il diploma. Si trovava sulla strada di casa, quando l’auto su cui viaggiava fu fermata e la ragazza prelevata a forza dai rapitori. Cinque miliardi di lire la richiesta di riscatto, una somma irraggiungibile per la pur agiata famiglia Mazzotti, che si adoperò con tutti mezzi per mettere insieme il denaro che gli avrebbe permesso di riavere l’amata figlia a casa.
Nel frattempo Cristina veniva tenuta segregata in condizioni disumane, praticamente sepolta viva in una buca nel terreno, cementata e sigillata, nei pressi di Castelletto Ticino. Due metri e mezzo di lunghezza, poco più di un metro e mezzo di profondità, niente aria, niente luce, solo un sottile tubicino di plastica le permetteva di respirare. Morì soffocata quando la famiglia aveva già versato metà del riscatto. Il suo corpo senza vita fu ritrovato un mese dopo, abbandonato in una discarica a Galliate, in provincia di Novara.
Negli anni successivi vennero condannate tredici persone per quel crimine, ma i veri responsabili, tutti esponenti di ‘ndrangheta, rimasero nell’ombra, protetti da un muro di omertà. Nel 2006 un’impronta sul parabrezza dell’auto del sequestro conducesse a uno degli esecutori materiali, Demetrio Latella, che, fermato, fece i nomi dei complici, Giuseppe Morabito, Giuseppe Calabrò e Antonio Talia. Ciononostante, il fascicolo venne archiviato nel 2011.
La fine sembrava scritta quando, dopo quasi mezzo secolo, grazie alla determinazione dell’avvocato Fabio Repici, il caso di Cristina Mazzotti è stato riaperto. Gli imputati, vecchi uomini di un’epoca di sangue e paura in cui si moriva nelle mani di avidi carcerieri improvvisati per ingrossare le finanze delle organizzazioni criminali, oggi sono tutti ultrasettantenni.
Ma non sarà certo il tempo passato, ad assolverli.
Kella Tribi.
Sinwar.
Sinwar morto,gran cagnara nel mondo dell’informazione,chi la vuole cotta chi cruda, Sinwar era un mascalzone e si è messo orgogliosamente in mostra per questa sua “qualità” ma, questa qualità l’ha liquidato.La guerra non finisce,qualcuno sperava continuasse con a capo il morto Sinwar,continuasse,ma, questo ci dice che tutti coloro che son saliti in vetta del terrorismo,verranno presi-a quanto pare-ad uno ad uno ,nello stile di Israele:ad uno ad uno ineluttabilmente presi.
Persone.
E’ l’economia:quando si parla di economia non si parla solo di numeri,ma di persone:dietro,o,dentro ogni economia ci sono delle persone,spesso dei poveri “cristi”.Ed è l’argomento del giorno,perpetuo e,davvero- di fatto-insolvibile e insolubile,argomento annoso, problema che ogni opposizione tira in ballo contro le pezze di governo da anni sotto accusa.Una polemica di maniera e,aggiungerei facile-ci vorrebbe qualche cosa di più impegnativo- con quel che prendono in parlamento:e sarà anche populista e semplice scrivere così,così e scoprire , scoprire che dietro i numeri ci sono “solo” e sempre delle persone.
Ricordo.
Ricordo la sensazione di quando ho cominciato ad avvertire che dentro a me qualcosa di diverso da me cominciava a dare segno di sé.Uguale sensazione per i due figli in gravidanza. Sensazione unica, indescrivibile. In parallelo sapevo che lui/lei stava attingendo da me le sensazioni del mondo esterno nel quale si preparava a vivere. Umano negare uteri in affitto. Disumano far sentire fin dall’inizio il rifiuto di una propria madre come a dire: ora sei qui ma tra poco sloggi.Potrebbe poi recuperare , per carità,forse. Non è però detto che non gli rimanga qualcosa di tale non amore, non fiducia nella vita.
Paola Mars.
Io credo.
Che volete:il mondo è un gazzabuglio di cose o,”cose”.Non c’è punto fermo,ognuno ha giustamente o,ingiustamente il suo,ed il suo,il suo non è detto sia un qualche cosa a proposito di giustezza.Meglio lasciar cadere la cosa e ragionar:se ragionare si può con passione come il pasticcio di parole che fa l’Ariosto :”io credo ch’ei credette ch’io credo”.Così va il mondo,ed ogni cosa che ognuno incredibilmente fermamente crede ,di dire.
Spegnere.
Le cose,quando si allungano si confondono e non si vede più nè principio nè fine:la fine.Così Israele ,Hamas che qualcuno fa finta di non capire,altri non capiscono o,non vogliono proprio capire.Tutta questa tiritera di sangue è scritta e dettata da Hamas,che fra l’altro ha buon gioco-di massacro- nel dire la “sua”:infatti quando si parla di Hamas lo si chiama e confonde con Palestina-un nome-Palestina- che ha dato Erodoto a quelle terre- Palestina e Hamas:popolo palestinese e Hamas sono due “popoli” che Hamas usa e unisce nell’indifferenza generale,facendo dimenticare i “prigionieri” ,le vere prime vittime che hanno incendiato il paese e che nessuno ,proprio nesuno,soptratutto Hamas non ha alcun interesse o voglia di spegnere,volendo cancellare Israele:per questo quando le cose si allungano questa storia si può leggere anche al rovescio.
La gatta miagola.
La storia della gatta miagola e della cicuita fra Israele e Hamas:che da tutti,comunque da molti non sia conosciuta la vera storia della gatta miagola è probabile:cercatela, se la trovate è una filastrocca d’altri tempi.Hamas ha gli “ostaggi” e non li molla,si infiltra sotto i confini Onu,e va bene così,spara giorno e notte su Israele,e:e va bene così.Molti anche israeliani allarmati protestano con Bibi,contro Bibi,le cose in Israele non vanno per niente bene,per Israele-comunque- deve deciderle Hamas,insomma:ci sono anche un sacco di morti,questa è la storia vera-credetemi- della gatta miagola e della cicuita.