Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Dic• 06•24

Giulia Ballestri ha 26 anni quando incontra Matteo Cagnoni, dermatologo ravennate più vecchio di lei di 12 anni. Ne resta affascinata e anche la sua famiglia vede di buon occhio la relazione con il rispettato dottore. Figlio di un cardiologo, dermatologo a sua volta, erede di una famiglia di armatori, Matteo è un uomo affidabile, per bene.
Lei rimane incinta, il matrimonio sembra, a quel punto, il naturale passo successivo, ma Giulia ha un aborto spontaneo. Dopo quell’evento triste, nelle certezze di Giulia si crea una faglia: e se non fosse la cosa giusta? Si sposa lo stesso, resta incinta per altre tre volte, passano 13 anni.
Matteo non è l’uomo che credeva o che voleva che fosse, con lui non si sente più a suo agio. Così quando incontra Stefano, imprenditore, padre, ex compagno di scuola, comincia a credere che, forse, una vita più felice sia possibile.
Si decide a rompere con Cagnoni, ma lui le impone di aspettare la separazione legale per stare con l’amante. Lei disattende la promessa, intanto lui la fa spiare da un detective, la registra, studia tutti i suoi spostamenti, ascolta i suoi pensieri.
La mattina del 16 settembre 2016 marito e moglie vanno insieme nella vecchia villa di famiglia, ormai vuota, per decidere cosa fare di alcuni quadri. Giulia viene ritrovata cadavere tre giorni dopo, nuda, sfigurata in volto e massacrata nel corpo, nel seminterrato della villa. Il suo assassino l’ha picchiata con un bastone, ridotta in agonia, l’ha scaraventa contro il muro fino a farle ingoiare i denti e poi l’ha lasciata a morire. Per il delitto è stato condannato all’ergastolo Matteo Cagnoni. Continua a dire che a uccidere la moglie sono stati dei ladri albanesi.

Kella Tribi

Il mio diario.

Written By: bruno - Dic• 06•24

In un mio diario della fine 1985 leggo tra l’altro :” in questo momento mi sembra che fondamentale per un effettivo progetto di trasformazione sia : Non isolare un singolo problema, per quanto importante dal contesto sociale in cui si sviluppa.” Oggi?? Esattamente il contrario! Fanno, retribuite, Commissioni che elaborano schemi, idee e poi li impongono al mondo non solo passando sopra ai contesti vari ,ma imponendo multe o altro del genere, a chi non si adegui !

Paola Mars.

Lupi mannari

Written By: bruno - Dic• 05•24

I lupi mannari li credevamo oramai relegati alle favole o a qualche film orribile dell’orrorre:invece no,eccoli li,li,in carne ed ossa con una loro bambina costretta nel saluto romano:romano di quella Roma fantasiosa e oggi un pò fumettistica che,questa,o , quella Roma ,de romano non ha più nemmeno i romani de Roma.Comunque sia eccoli li,o qui,i lupi mannari che vogliono-o ,volevano- far fuori un pò tutti,proprio tutti, cominciando dalla Meloni nel loro demenziale manicomio “ideologico”.

Pompei.

Written By: bruno - Dic• 04•24

A proposito di ventisei teste alla scoperta di Pompei:Una di queste teste,tuttora guernita di capegli,venne recata al museo,dove si conserva sotto una campana di vetro.Non so (sic) se si proseguirà a farne vedere ventisei,ma confesso non potrvene più essserne di vere che venticinque,perchè non ho potuto resistere al desiderio di possedere la testa di una matrona romana,e mi venne fatto di celarla sotto il mio ampio mantello”.Questa storia è di un funzionario francese,infatti la testa rubata a Pompei, voleva essere mostrata a Parigi alle donne francesi:insomma a Pompei è stato fregato di tutto.

Affitti,affitti.

Written By: bruno - Dic• 03•24

“Giulio Felice,figliuolo di Spurio,propone in affitto dal 1 al 6 di Agosto la seguente porzione dè suoi beni un appartamento di bagni,un venereo,,900 botteghe e pergole e l’appartamento del primo piano per cinque anni consecutivi,col patto che se v’introducesse un chiasso,il contratto sarebbe sciolto”.Così era proposto un contratto d’affitto al tempo di Roma e stava scritto sui muri delle pubbliche vie,mancando internet.

Salve.

Written By: bruno - Dic• 02•24

Non so con quale “coraggio” si occupi una casa,per me è impensabile,impensabile anche la serie di condizioni che portino l’umanità,certa umanità, a questi modi,anche se la così detta umanità non è proprio quella che ci immaginiamo e che le guerre in corso abbondantemente confermano con un primitivismo che ben si esprime in una certa “cultura” di cui l’oggi-o il sempreverde contemporaneo- si fa “bello”.Ma ,per tornare a come e perchè si occupi una casa:mi viene in mente l’uso antico che si aveva di porre nell’ingresso un portinaio vestito di verde e che sopra un cane dipinto sul muro stava scritto : attenti al cane,dove era anche una gazza-viva- ammaestrata nel pronuncuare la parola SALVE,e che, nella porta era -per chiarezza-affisso un avviso minacciante certe bastonate a chi oltrepassasse il limitare senza consenso.

Giuseppe Checchettelli.

Written By: bruno - Dic• 01•24

Mi piace tornare su Giuseppe Checchetelli nella sua storia d’Italia-tomo 1 parte prima edito in Roma a spese di Domenico Parente 1841-43.Il libro o ,i libri non sono di scrittura:quindi di lettura, facile e,occorre farci l’orecchio:l’orecchio delle molte vicende italiane che vi son trattate e,dove e quando si tratta della scoperta di Pompei le definirei ,avvincenti.Gli scavi iniziarono nel 1748 e furono governati dal caso-così scrive l’autore-“aggiungasi che Nicola di Agnani padre della famosa Lucrezia d’Agnani,creato da re Alfonso primo,conte di Sarno,fece scavare un aquidotto che dovette attraversare tutta la pianta di Pompei per trasportarsi l’acqua sino alla Torre.Egli allora incontrò templi,case, strade,criptoportici ed altri di siffatti monumenti”.E qui la cosa,per me ,si è fatta davvero interessante.

Carolina Murat.

Written By: bruno - Nov• 30•24

Pompei,al tempo della regina Carolina Murat doveva,secondo un suo desiderio essere lasciato così come lo si era scoperto ;così,con tutto ciò che vi si trovava o,si era trovato,ogni cosa nel suo luogo,e ripopolare Pompei,mettendo nuovi abitanti-in costume- in quella città:questi ne sarebero stati i custodi.(La cosa poi non si fece perchè -giustamente-qualcuno suggerì che tutto si sarebbe distrutto in poco tempo:tutto ,tutto quello che era stato conservato per tanti secoli)

Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Nov• 30•24

Davide Fontana, bancario di 44 anni, uccise la 26enne Carol Maltesi, fatto il corpo a pezzi, ne disperse i resti, perché si era reso conto che lei “si stava allontanando da lui”.
La Procura aveva chiesto l’ergastolo con due anni di isolamento diurno, ma i giudici non hanno riconosciuto tre delle aggravanti contestate (premeditazione, crudeltà e motivi abietti e futili) mentre hanno riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle residue aggravanti.
Fontana, reo confesso, aveva raccontato agli inquirenti di aver ucciso Carol Maltesi colpendola in testa con un martello e tagliandole la gola tra il 10 e l’11 gennaio del 2022 mentre giravano un filmino hard nella casa di lei, a Rescaldina, in provincia di Milano. 
Aveva poi fatto a pezzi il cadavere, tentando di dargli fuoco in un braciere. In un secondo momento il bancario aveva congelato i resti della ragazza in un frigo e poi li aveva gettati in un dirupo tra i monti bresciani, a Borno, dove erano poi stati ritrovati in quattro sacchi di plastica nel marzo del 2022. 
Carol Maltesi, madre di un figlio piccolo, lavorava come commessa in un negozio di profumi, poi si era avvicinata al mondo del porno a pagamento
Nelle motivazioni della sentenza si legge che l’uomo aveva capito che Carol voleva lasciare la provincia di Varese per trasferirsi tra l’Est Europa e la zona di Verona, dove abita il figlio di 6 anni. 
L’idea di perdere i contatti stabili con colei che egli amava perdutamente, da cui sostanzialmente dipendeva poiché gli aveva permesso di vincere la solitudine in cui si consumava in precedenza, si è rivelata insopportabile
Secondo i giudici, che hanno escluso l’aggravante dei motivi abietti, “Fontana si è reso conto che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio cercare i propri interessi personali e professionali”. E ciò, insieme alla “consapevolezza di aver perso la donna amata, ne aveva scatenato la furia omicida.
Un movente che “non può essere considerato abietto o futile in senso tecnico-giuridico”, sostengono i giudici, escludendo anche la premeditazione: il femminicidio “fu conseguenza di condotta voluta dall’imputato sorretta da dolo diretto se non da dolo intenzionale, ma non fu conseguenza di premeditazione”. All’appello i giudici hanno riconosciuto l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, distruzione e occultamento del cadavere, condannandolo in via definitiva all’ergastolo.

Kella Tribi.

Sciopero.

Written By: bruno - Nov• 29•24

Lo sciopero,oggi ha una sua bellezza,una sua bellezza per uno che sente rai tre tutte le mattine:solo musica ,finalmente “classica”.Non imbonitori,venditori e venditrici di interessi privati,giornalisti schierati e,in servizio permanente,ma solo e soltanto musica,musica che,qualcuno definisce ,classica.