Smog in val Padana.

Written By: bruno - Feb• 21•22

Palazzo ex Enel, ancora oggi fa il solito passo-anche con la direzione Reggi-passo provinciale, con la mostra contemporanea di un qualche avvenimento venuto da lontano,visto che: dentro la città non avviene alcun fatto degno di nota artistica.Oramai la sola Casa d’Aste Iori propone e mette in vendita dimenticati pittori piacentini ad un pubblico interessato all’acquisto di casa nostra.Anche le diverse gallerie di città propongono e sostengono cose di fuori,magari:senza andare troppo lontano, della vicina Milano,trovando e,vedendo solo ostili concorrenti in chi a Piacenza lavora.Funzionano però le istituzioni con i loro finanziamenti extra urbani,e son fatti salvi i gestori di strutture proposte sostenute rette dai solti partiti che danno una rinfrescata al solo pensiero che hanno in testa:fare incetta di consensi,nella speranza che la “cultura”-rigorosamente extra cittadina- porti anche dei voti in questo tempo di feroce astensionismo.In tutto questo nebbioso paesaggio cittadino,non fa nemmeno notizia la ricandidatura della sindaca Barbieri:tanto,oramai ,grazie a Mattarella ci siamo abituati al copia e incolla del “contemporaneo” come ci siamo abituati allo smog quasi fosse aria fresca.

Non ci sono più i Cardinali di una volta.

Written By: bruno - Feb• 20•22

Il Cardinale che ricorda il Castiglione nel Cortegiano dovrebbe essere Galeotto della Rovere e così ce lo descrive:”Meglio fa un cardinale giovane che avemo in Roma,il quale,perchè si sente aitante della persona,conduce tutti quelli che lo vanno a visitare,ancor più che non gli abbia mai veduti,in un suo giardino ed invitargli con grandissima instanzia a spogliarsi il giuppone e giocar seco a saltare”.

Vecchi.

Written By: bruno - Feb• 19•22

A proposito di una catastrofe,di un diluvio,di un governo,di un delitto i vecchi di paese dicono sempre di non averne visto mai uno,uno simile: lo sottolineava a suo tempo Flaubert e,non è passato ancora di moda;un vezzo ripetitivo, buono per tutte le generazione,per tutte le loro stagioni, di vecchio in vecchio dall’inizio del mondo c’è sempre il solito ricco d’anni che giura-contraddicendosi- di averne mai visto uno simile.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Feb• 19•22

È l’alba di sabato 25 luglio 2015. Due ragazzi tornano insieme da un locale di Pozzuoli, dove lui ha fatto il dj, vanno verso il quartiere Fuorigrotta, a Napoli Aniello Mormile, 29 anni dj la sera, un lavoro alla Tirrenia di giorno, alla guida, Livia Barbato, 22 anni, due occhi trasparenti e verdi sul sedile posteriore. Hanno bevuto i due fidanzati, giovani, alternativi, con i piercing e le smorfie da duri nei selfie, in fondo due ragazzi come tanti.
Nello quella sera prende la Tangenziale, anche se per accompagnare Livia a casa, non serve. A un certo punto, all’altezza di Agnano, fa inversione a ‘U’ con la sua Clio nera e spegne i fari. Una mossa precisa, lenta, cauta, per immettersi contromano in Tangenziale.
Comincia ad avanzare lentamente nel buio, sfidando una dietro l’altra le auto che procedono nel senso di marcia corretto e se lo trovavano di fronte. Lentamente, ma inesorabilmente guadagna terreno lungo quella strada senza curarsi dei clacson, delle sbandate, degli improperi che gli automobilisti gli lanciano. Sono le quattro passate, la carreggiata è abbastanza sgombra, ma attraversata, di tanto in tanto, da alcune sparute auto di lavoratori notturni che a quell’ora sono in macchina diretti a lavoro. Tra loro c’è anche Aniello Miranda, papà di due figli, alla guida della sua ‘Fiat Panda’. Sta guidando dietro un camion che gli occlude la visuale, quando, per la brusca virata del mezzo davanti, si ritrova a contro la Clio dell’altro Aniello, quello giovane e scapestrato. L’Aniello maturo muore, quello giovane, fatalmente, è illeso. Sul sedile posteriore Livia si lamenta, ha una ferita enorme che le taglia la fronte, viene caricata in ambulanza e portata di corsa all’ospedale. Non ce la fa. L’indomani i giornali sono pieni di questa storia assurda. Cosa voleva fare lui? Era un gioco crudele? Voleva spaventare Livia? O era solo una prova di forza di un giovane che si sente immortale? Femminicidio o black out? Lui sembra lucido, eppure si trincera dietro i ‘non ricordo’. Certo, lo stato di choc. I funerali di Livia sono strazianti, anche se sereni, come serena era lei. Nello continua a tacere, mentre tre famiglie maledicono quei sei minuti folli e scellerati di contromano. Sei minuti per morire. E per uccidere.
Nello Mormile viene condannato a 20 anni di carcere, poi ridotti a 10, per omicidio colposo

Kella Tribi

Prima & dopo Draghi.

Written By: bruno - Feb• 18•22

L’uomo venuto dall’Europa,Mario Draghi si sta rompendo i coglioni e,il gioco non gli piace più;o ,gli piace meno,meno di come gli piaceva prima:prima dello stesso presidente della repubblica e prima di lui,Draghi,insomma un prima che non c’era per nulla o, se c’era ,era un senza dopo,senza seguito che,dopo Draghi arriva e c’è solo il commissariamento europeo.Bollette o no i soldi, bisogna ridarli e chiudere tutto quel che non ha nemmeno soldi per pagarsi il riscaldamento invernale ,fosse anche stata una fiorente azienda da tenere in caldo.Il Papa si fa valoroso paladino del sociale con i suoi appelli denuncia sull’economia ,la povertà e migrazione.Il fatto è che lo proclama da un palazzo che trabocca ricchezza e ostentazione accumulata giustamente da secoli per cui,ora;ora anche volendo, sbarazzarsene ,sarebbe come sbarazzarsi della propria storia.Quel palazzo però stona,stona il ricco pulpito,e stona l’untuoso palazzo dei politici :tutto questo stona ,stona sopratutto perchè costoro non hanno alcun problema di bollette e,il cittadino non può nemmeno lontanamente identificarsi con quei vocianti buoni indispensabili predicatori.Insomma: gira che ti gira,e,senza voler fare alcune bieca e facile morale ma,semplicemente guardare dalla finestra il mondo,questo mondo, tutto questo ricorda immancabilemente i tempi-non troppo lontani- di quando il crocefisso faceva la sua bella figura sull’alcova e sulla ghigliottina e questo avveniva e avverrà in Europa: prima e dopo Draghi ,davanti ad una virtuale indifferente ghigliottina, pronta a sanificare per mano di qualche boia, ancora una volta, il mondo,senza dimenticare -per ci crede-il crocifisso sull’alcova.

Chiesa laica in Stato laico.

Written By: bruno - Feb• 17•22

Il fine vita non è passato come referendum,e c’è chi insinua un intervento da parte della chiesa in questo senso.Altri dicono che era cosa pasticciata; vera matassa di equivoci che avrebbero aggravato l’uscita dalla vita,piuttosto che regolamentarla.Veramente questa storia dell’ingarbugliamento gira di referendum in referendum per cui diventano tutti sospetti,comunque: a proposito di chiesa e fine vita per quel che concerne il referendum occorre precisare ,senza intenti polemici che siamo in uno stato laico in una laica chiesa o:se vi piace;un clericale stato in una chiesa laica.

Fotografare e fare.

Written By: bruno - Feb• 16•22

Già nell’ottocento si scriveva che l’arte portava all’ospedale-e molti ne sono gli esempi anche di ieri-ma,sopratutto che l’arte;l’arte, o le arti erano oramai inutili,dato che venivano ,già allora,sostituite dalle macchine-oggi fotocopia- che fanno meglio e più rapidamente.Per i vecchi artisti ancora rimasti-anche oggi-già allora, venivano definiti tutti buontemponi che non guardavano affatto il loro interesse e bisognava stupirsi che giravano vestiti come tutti gli altri.Qualcuno-di questi artisti-guadagnava anche un mucchio di soldi che buttava però regolarmente dalle finestra mentre erano spesso invitati a cena anche dal bel mondo.Ma :la nota più curiosa riguardava la donna artista,la quale non poteva essere che puttana e,il suo, non poteva chiamarsi proprio un lavoro.Il botto profetico finale era dove il dagherrotipo-oggi foto-avrebbe sostituito l’arte-e qui,aggiungo io;è come procurarsi un tavolo con una fotografia che ;fotografare e fare, c’è la sua bella differenza.

Procroustes.

Written By: bruno - Feb• 16•22

Ogni tanto nella storia c’è qualcuno ( singolo o gruppo) che imita Procroustes, soprannome del ladrone che, secondo la leggenda imperversava in Attica, chiamato Polipemone. Il soprannome Procroustes la dice lunga riguardo le sue abitudini derivando dal verbo greco “pro-krouo” che significa :battere, percuotere davanti, distendere con battitura, stendere violentemente. Procroustes infatti posti i malcapitati su di una specie di letto se la loro lunghezza era più corta di esso li stirava fino a renderli di uguale lunghezza, se più lunghi veniva loro tagliata la parte di gambe sporgente. Tutti omologati sulla dimensione del letto. Anche oggi, metaforicamente c’è chi vorrebbe gli uomini tutti omologati in un unico modello, più semplice da governare, da curare, Immaginiamo che nel mondo qualcuno pazzo come Procroustes assolutizzi il concetto quindi pensi : uniformiamo i DNA anche artificialmente. e per i gruppi sanguigni? Dai ,via via, cosa vuol dire averne tanti, 0, A,B,AB, senza contare il fattore Rh positivo o negativo, via via creano complicazioni nelle terapie! e poi che perdita di tempo con magari reazioni avverse via via senza contare la fatica di imparare tutte quelle cose, via via” aiuto come ci potremmo difendere. Confidiamo nella sanità mentale del prossimo!

Paola Mars.

Ukase.

Written By: bruno - Feb• 15•22

Una volta era chiamato ukase un decreto che non ammetteva nessuna deroga e ,quello che si è emanato per ordine del ministro Speranza potrebbe essere benissimo un ukase; questo occorre non solo sottolinearlo ma far notare -al signor ministro-che non è più tempo di una qualsiasi ukase:roba da Zar che riflette la megalomania onnipotente igenica di Speranza.

Bolletta avvelenata.

Written By: bruno - Feb• 14•22

Dopo la pandemia e le bollette avvelenate eccoci tutti a parlar di guerra:la guerra fra Russia e Ucraina,Stati Uniti ed Europa;i generali americani dichiarano che le guerra è già cominciata.Le ipotesi suo due o la guerra si farà e sarà la solita guerra di merda oppure,oppure se la guerra non ci sarà tutti se ne accolleranno il merito,:Putin per non averla fatta,Biden per averla scongiurata,l’Europa per avere minacciato tremende sanzioni,comunque tutti canteranno vittoria per lo scampato macello e noi resteremo con il cerino in mano:pardon;con la bolletta avvelenata.