Una “vittoria” per 2.

Written By: bruno - Mag• 02•22

Di solito:ed è la storia che lo dice in guerra non vince mai nessuno, e ,in Ucraina, ognuno vuole la sua vittoria:una vittoria per due dunque:quando,alla fine-giunti alla “vittoria”- tutti quei morti , saranno morti e contati saranno morti per niente e per nessuno ,allora si capirà che in guerra,in guerra non vince mai,mai nessuno.

Europa ,Europa.

Written By: bruno - Mag• 01•22

Una guerra lunga aspetta l’est;una guerra lunga,lunga , inderminata ,indeterminabile,le cui ragioni sono e rimangono oscure,per cui tutte sono possibili;qualche volta impossibili.La lunga guerra ad est fa tremare tutta l’Europa,o quel che gli resta d’Europa o gli rimane del continete.La vacca Io montata da Giove si stravacca sull’erba fresca dei giarinetti cosparsi di morti e di fiori;qualcuno decide ,decide per tutto e per tutti,indifferente ai morti ai fiori ,indifferente a tutti quegli occhi di donna chiusi:la gente stramaledice la vacca,la vacca e Giove che da tempo immemorabile la monta,la monta ancora.

Lo strano mondo di Biden.

Written By: bruno - Apr• 30•22

Un uomo come Biden:un uomo,un presidente di una delle nazioni più forti del mondo:nazione che detiene anche il timone culturale e mercantile del mondo.Un Presidente americano come Biden dico, pare abbia scoperto la guerra solo ora.I termini più terribili e crudi sono il suo vocabolario e lessico quotidiano e ;quotidianamente commenta la guerra come fosse un fatto nuovo,nuovissimo,mai visto:sopratutto da lui e dall’America stupita che rappresenta.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Apr• 29•22

Marianna Cendron è scomparsa il 27 febbraio del 2013 da Castelfranco Veneto. Psicologicamente fragile, con un passato di maltrattamenti in orfanotrofio, la ragazza aveva lasciato la famiglia adottiva da un mese. Nella sua vita c’era l’ambigua figura di un convivente 45enne.
Marianna Cendron ha solo 18 anni quando scompare tra i viottoli bui delle campagne trevigiane. Da un mese ha lasciato la casa dei genitori e ha trovato appoggio nell’appartamento di un vicino, Renzo, un uomo di 45 anni, che vive solo. Lavora come assistente nella cucina della Golf club di Castel Trevigiano, Non lontano dalla struttura in cui ha trovato lavoro vive Michele, il suo fidanzatino studente dell’alberghiero. Qualche volta Marianna si ferma a dormire dal suo ragazzo nel convitto dove alloggia, a solo un chilometro dal Golf Club.
È una vita piena di ombre la sua, a cominciare da quella strana convivenza con Renzo, 45enne conosciuto mentre eseguiva dei lavori nella villetta in cui ancora minorenne Marianna viveva con i genitori e il fratello. Era iniziato proprio allora il morboso corteggiamento di Renzo che aveva iniziato a colmare di attenzioni la ragazzina. Premure accettate in una fase di grande fragilità emotiva.
Non accettava il controllo dei genitori Marianna, lo viveva come un’oppressione, soprattutto, per gli aspetti che riguardavano la sua salute. Per due volte i suoi, preoccupati per la grave forma di bulimia di cui soffriva, l’avevano ricoverata in clinica e costretta a seguire una terapia. Cure a cui Marianna non voleva sottoporsi, per questo aveva deciso che non appena avesse compiuto la maggiore età, avrebbe trovato un lavoro e sarebbe andata a vivere per conto suo
Le radici di quella irrefrenabile voglia di autonomia affondavano molto lontano, nell’infanzia di Marianna e del suo fratellino Giorgio. I due erano stati adottati dai coniugi Cendron in un istituto per orfani in Bulgaria. Marianna all’epoca aveva sei anni ed era abituata a svegliarsi la notte per andare a “scassinare” la dispensa dell’orfanotrofio. Rubava da mangiare per sé e il fratellino, essendo quello l’unico modo di sopravvivere. In quell’istituto i bambini venivano affamati. Da qui il rapporto ossessivo con il cibo che avrebbe maledetto l’adolescenza di Marianna.
A 18 anni Marianna si era trovata un lavoro. Era stata assunta come aiuto chef nel ristorante del Golf club trevigiano. Nel pomeriggio del 27 febbraio 2013 riceve una telefonata da Renzo dal ristorante, la sera stessa aveva appuntamento con il fidanzato Michele, con cui avrebbe trascorso la notte.
“A domani” salutò i colleghi. Era certamente sicura di tornare al lavoro il giorno dopo, tanto che a casa dal 45enne Renzo, aveva lasciato tutti i documenti e denato….e scompare. Dove sarebbe potuta andare Marianna senza soldi e documenti e senza la sua inseparabile bicicletta, mai più ritrovata, quella notte? Marianna non è mai andata all’appuntamento con il fidanzato Michele, che stranamente, invece di chiamare la stessa Marianna o i genitori, telefona a Renzo il quale interrogato dai carabinieri, confessa di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza, ma di non sapere nulla della sua scomparsa. La notte in cui si perdono le sue tracce, uno dei due telefonini di Marianna aggancia una cella di via Carpani, nel parcheggio del centro commerciale I Giardini del Sole di Castelfranco Veneto, tra mezzanotte e le due. Di questo secondo cellulare Michele ha affermato di non conoscere neanche l’esistenza. A distanza di anni, le indagini per sequestro di persona aperte sul caso, rischiano di essere archiviate. Nessuna delle persone coinvolte nella vicenda è mai stata indagata.

Kella Tribi

Piccoli quesiti.

Written By: bruno - Apr• 29•22

Ed eccoci alla consueta parata pre elettorale dei partiti cittadini,dove tutti;tutti i vecchi avversari hanno sfornato-con qualche decorativo confine- una sola forza e ,dove, nemmeno le braccia possono stabilire quale sia destra quale la sinistra:hanno giocato,nella passata stagione tutti assieme,giocato senza uno screzio;giocato per amor di pace ,pare.Ed ora;ora per amor di pace vanno compatti e uniti verso l’elezione del vecchio sindaco o sindaca o sindachessa,se vi piace.Per costoro non è successo nulla, proprio nulla o,se qualcosa è successo non è successo e basta:un modello,un unico ripetibile,vero mostro di natura che non si ripete mai ma che politicamente però ;contro ogni logica per costoro regge,o verrebbe reggere o,ha la faccia tosta di reggere e di resistere sopratutto quella di riproporsi.

Ucraina ad occhi aperti.

Written By: bruno - Apr• 28•22

Ucraina a suon di soldi e di armi:non è ancora finita anzi:forse appena cominciata che già si fanno i conti di quanto costerà ricostruire il tutto.C’è addirittura un conto giornaliero per le spese,un conto comlessivo e un conto finale-di cui non si conosce la fine-da mettere in conto, appunto.C’è sopratutto, un inquietante mai spento clima che ricorda quel tempo di quando le rovine facevano “sognare”.

Don Giuseppe Riva.

Written By: bruno - Apr• 27•22

Il sacerdote Giuseppe Riva-come scrive nella sua biografia- morì a Milano a 70 anni dopo aver stampato il suo Messale di Filotea nella 22 edizione-1897-Ebbene ;in questa Filotea si legge la vita dei Santi protettori,fra cui, per i cacciatori si pone San Corrado:”San Corrado da Piacenza.Ricco amante della caccia:un giorno fece dar fuoco a certi arbusti in cui si era nascosco certo sevaggiume.Quel fuoco di estese ad una selva vicina.E ne fu incolpato un innocente che per caso colà passava,e come incendiario venne condannato a morte.Corrado allora confessò il suo fallo,salvò il condannato,vendè i suoi beni per riparare il danno,e col consenso della moglie che fù monaca in Santa Chiara,professò il Terz’ordine di San Francesco-e qui viene il bello-in una grotta presso Nepi in Romagna (sic)ove morì nel 1351.Urbano ottavo nel 1625 ne permise l’ufficio il 25 Febbraio.San Corrado è certamente uno dei Santi o Beati-come ad alcuni piace dire e scrivere-più bistrattati della storia e, questo Don Riva lo pone addirittura a Nepi-che poi mi pare si trovi nel Lazio-fa il paio con chi lo poneva o,lo volle porre a Bergamo perchè là-secondo costui- c’erano le grotte:quando a Sarmato:tiro di schioppo da Calendasco c’è la grotta di San Rocco(sic).

Mattarella s’è svegliato.

Written By: bruno - Apr• 26•22

Mattarella :questa mattina mi son svegliato ed ho trovato l’invasor:ma in che cazzo di paese questa notte ha dormito Mattarella.Forse,è vero,vero nel suo,nel suo paese :paese di bollette strozzine e ventilatori spenti,di auto a mano e industria in mutande,”bel paese” di preistorico ritorno all’ arte dove l’uomo;l’uomo,gli uomini tutti, come ex aspiranti consumatori,sopravvivono ominidi in nicchihe grottesche addobbate di luci psichedeliche ,castrati ed assessuati dall’incubo Zanda: paese dove solo pochi riescono a dormire la notte e alla mattina qualche volta cantano, non sempre;non sempre cantano ,come Mattarella.

25 Aprile.

Written By: bruno - Apr• 25•22

Gli ideali-purtroppo-pare siano del tutto inutili;sopratutto perchè dietro ad ogni idealista c’è sempre un avvoltoio che vive pagato senza ideali.

Mezzano Scotti.

Written By: bruno - Apr• 24•22

Un renitente alla leva della prima guerra mondiale lo conobbi anch’io,tanto tempo fa:lo conobbi oramai vecchio ,raccontava che visse in quel tempo-15-18- nascosto in una buca scavata nei suoi poveri averi di montagna e spiegava di come i carabinieri lo ricercassero senza mai trovarlo per cui si sentisse ,ancora ieri un disertore;disertore senza rimpianti.Questo avveniva,ed è avvenuto spesso anche in periodo napoleonico:quando Napoleone stesso diramò un ordine drastico-devastazione ed incendio- verso i paesi di montagna in cui vi fossero stati montanari renitenti alle sue sanguinose chiamate alle armi.Minacciava-Napoleone- fierissimi rigori: ed uno di questi centri fu dunque Mezzano Scotti-villa presso Travo-scrive lo storico- sulla manca del Trebbia,poco lungi dal confine bobbiese,Mezzano Scotti infatti subì gli orrori del comunicato incendio.E,Mezzano Scotti per primo aveva preso le armi-spesso i renitenti praticavano il bringantaggio- per cui il comandante francese Junot,in data 12 di Febbraio,lo abbandonò alle fiamme.La più parte delle sue case fu demolita ed arsa,e pochissime rimasero in piedi.