Siamo abituati,orientati e condizionati nel pensare che ,Giordano Bruno sia un unico scandaloso esempio di “eretico” bruciato dalle “sante “opinioni ,o sante asinità per dirla con Bruno.Ma, quei secoli ed i secoli precedenti furono tutto un bruciare uomini donne bambini,bambine,idee rimedi,comportamenti che riguardavano la storia antropologica dell’uomo quale eresia “infernale”.Leggo ,con un certo raccapriccio che addirittura San Carlo Borromeo fosse un feroce propugnatore e sostenitore di questi roghi.Leggo ,che la chiesa ed i medici del tempo bruciavano i loro concorrenti:concorrenti che usavano una medicina alternativa,quella di moda tutt’oggi per intenderci,come ed anche i comportamenti sessuali dei così detti sabba che si praticano tutt’oggi-non più sotto la quercia- si praticano come spettacolo di mercato in una qualsiasi-ammucchiata-o film porno.Insomma fu un vero olocausto ,ed olocausto:olocausto durato secoli, in questo caso ,è usato correttamente come termine anticipatore, essendo:tanto per non farcelo mancare e rimarcare nei secoli la persecuzione degli ebrei una priorità assoluta di ogni “buon governo”.Un ammazzamento ,un abbruciamento senza confini e sterminato di cui noi ricordiamo solo Giordano Bruno,volete un piccolo esempio?Nel 1229(esempio a caso) a Piacenza grazie ad un certo Episcpatus Bobii locavit D.Raimundino de Zogolo Potestatis Communis Placentiae.Questo Raimondo Zoccolo o,Zoccoli bolognese secondo il Musso,tanto per cambiare:”in tempo di suo governo-a Piacenza- fece bruciar molti eretici :cioè Paterini,Catari,Poveri di Lione,Passaggini-che siano non so-Giuseppini,ed altri (sic) che tutti infine erano schiatte di manechei.(evidentemente il Diavolo,Belzebù o Satana in persona non è mai mancato al governo, quando doveva esprimere tutto il suo “onesto” , quasi sempre “santo”, satanico potere)
1263 Adelaisa Confalonieri.
1263 in quest’anno muore la Badessa di San Siro Adelasia Confalonieri,avvenuta il 30 Aprile,la quale,secondo memorie antiche di quel monastero:”fu vivendo sanectimonia,& castitate preclara,e, dopo felice suo transito miraculosa cunctis apparuit”.
Crapette.
Tutti i giorni il dott. plurilaureato ( chimica pura, chimica industriale) mio padre giocava, dopo pranzo, prima di ritornare al lavoro, una partita a “Crapette” antichissimo gioco a carte addirittura medioevale, francese, retaggio della propria lontana origine provenzale: “Vence”( prima della seconda metà del 1700, dato che a Vence poi brutta aria tirava a causa della Rivoluzione francese ,la famiglia unitamente ad altre scesero a Nizza allora italiana temendo penso per la propria testa.) Tutti i giorni, dunque , mio padre giocava con mia madre sesta elementare , piacentina di nome e di fatto Tutti i giorni mia madre vinceva, tutti i giorni per anni ed anni tranne qualche sparuta vincita paterna . E devo dire che mio padre era un ottimo ricercatore, direttore del laboratorio scientifico in seno alla I.A.C.( industria applicazioni chimiche – a Piacenza, collegata con la “Lanerossi “. di Vicenza .Sapeva e scopriva tutto in merito alla permeabilità delle cellule con uno dei primi microscopi elettronici in Italia ma con Angiola Piacenza niente da fare a Crapette vinceva lei perché più svelta a percepire e realizzare mentre lui faceva passare il tempo a meditare.
Paola Mars.
Ischia.
Nessuno lo dice,se non a mezza bocca,qualcuno tergiversa,altri lo suggeriscono ma,secondo e visto l’interpretazioni delle espressioni ipocrite di qualche commentatore il disastro di Ischia è colpa di chi aveva le case sotto la frana e di chi le ha condonate.
Partite iva.
Come si dovrebbe sapere è più economico,costa meno ,far venire uno da fuori :cresciuto e magari studiato-a spese di altro stato- per immetterlo in una qualche produzione economica.Era infatti un conto “economico”,una regola del passato che si pratica però tutt’ora:facendolo figurare in qualche immaginario passato:magari passato remoto.Le partite iva oggi,quelle che lavorano per grossi studi operativi si prendono-se sbaglio correggettemi- sette euro all’ora,e ,qualcuno si lamenta che in Italia i laureati son troppo pochi,meno,molto meno che negli altri stati:forse perchè dopo aver fatto, e pagato l’università conviene andare a fare piuttosto l’operatore ecologico, “spazzino” che aumentare la schiera dei dottori con partite iva sfruttati.
Le perle nere di Kella.
È il 29 gennaio 2018 quando sui giornali appare la foto di una ragazza di 18 anni, minuta, gli occhi grandi e una frangia di capelli castani e lisci che le copre la fronte. Lei si chiama Pamela Mastropietro, è di Roma, ma da poche ore è scomparsa, anzi fuggita, dalla comunità per tossicodipendenti Pars dove era ospite da tre mesi, a Corridonia (Macerata), portando con sé solo due valigie di colore blu e rosso.
Grazie al passaggio offertole da un uomo di Mogliano fino alla stazione di Piediripa. Quella notte la passa a casa di un tassista e il giorno successivo un altro tassista la vede ai giardini Diaz, piazza di spaccio di Macerata. Qui, secondo quanto Oseghale avrebbe riferito la ragazza compra una dose di droga da Desmond Lucky (amico di Oseghale), pagandola con una catenina d’argento, dono della mamma. Secondo gli inquirenti, a questo punto Oseghale avrebbe convinto Pamela a salire nel suo appartamento di via Spalato: qui, forse in cambio di una dose di eroina, l’avrebbe violentata e poi uccisa, accoltellandola al fegato in un raptus di rabbia, perché lei voleva chiamare i carabinieri
Successivamente, dall’autopsia emergeranno dettagli raccapriccianti: il corpo di Pamela è stato lavato con la varechina, per cancellare ogni traccia e fatto a pezzi”in modo scientifico”, come ha scritto il medico legale. Oseghale ha infatti deciso di sbarazzarsene chiudendo i resti di Pamela in due trolley e, la sera del 30 gennaio, si è fatto accompagnare da un amico tassista alla periferia di Pollenza, dove ha abbandonato le valigie. Quando verrà arrestato, il nigeriano negherà la violenza e si difenderà dicendo che Pamela sarebbe morta per un’overdose di eroina.
Quando gli inquirenti arrivano a lui, il nigeriano ammette di aver fatto a pezzi il corpo della ragazza morta, nella sua versione, di overdose, e nega di averla violentata
ll 13 febbraio 2019 è iniziato il processo a suo carico. L’uomo deve rispondere davanti ai giudici della corte d’Assise di Macerata di omicidio, violenza sessuale, vilipendio, distruzione, occultamento di cadavere ai danni di una persona in condizioni di inferiorità psichica o fisica. Il procedimento, molto lungo e complesso, coinvolge circa 90 testimoni tra accusa e difesa. La sentenza è arrivata il 29 maggio 2019: per Oseghale condanna all’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi per omicidio e occultamento di cadavere.
Kella Tribi
Umiliarsi.
Umiliarsi:al solo termine gli ipocriti si stracciono le vesti,quelle dell’ipocrisia.Per cominciare dalla verde sinistra che caccia un africano dalle sue onorevoli file perchè sospetto al perbenismo imperante,perbenismo foderato da ogni, o ,qualche legale e autoritaria nefandezza s’intende.C’è poi la faccenda,la storia dell’umiliarsi e ,umiliare :che la nostra “costituzione” vibratamente(sic) condanna,anche se la Costituzione,la Costiutzione è un testo che viene trasgreditito ad ogni piè sospinto:trasgredito,come i cristiani sono i primi a cricifiggere Gesù.Una società,in una società umiliata,umiliata in generale e in particolare questo non lo si può dire,non lo si deve dire,assolutamente no,anche se è la verità o,una verità;una umiliante verità, che ben si adatta a molti,”forse” moltissimi.
Gesuitiche proteste.
Ed eccoci alle proteste antigovernative di chi ha sempre sgovernato e ,fatto da serva al potente di turno.E’ l’ora di Letta e le sue “beghine”-chiedo scusa alle beghine storiche-ma questi piccoli DC-PC veri concentrati gesuitici in crociata, tanto, ma tanto,tanto per bene fanno anche tenerezza:tenerezza, con i loro occhietti di tigre che non hanno incantato proprio nessuno.Per gli indecisi e, i dubbiosi ricordo Tacito che scrisse:la riverenza è maggiore da lontano.
Maneskin.
Ho sempre diffidato dei vari Natalino Otto,Nilla Pizzi e,o ,cantanti che cantano canzoni o conzonette,boccheggiando pezzi:concerti oggi,che, una volta,una volta si addicevano solo alla musica ,diciamo complessa e definita seria perchè in definitiva incomprensibile per molti,insomma :quella così detta classica che oggi,oggi si è trasformata anche lei con tutta “l’arte” in una cacofonia del rumore e si “suona”,a volte ,con i gomiti, seguita da “ascoltatori intelligenti in cerca del nuovo” ,che poi invece ascoltano colonne sonore alla Morricone ,distraendo così le loro assetate orecchie dal quel vecchiume premusicale pseudo preistorico.Oggi :ad agni premere di pulsante, appaiono i grandi ,gli immensi Maneskin,esempio per giovani e gioia per quasi tutti:come ripeto ,io,personalmente ,ho sempre diffidato anche di Natalino Otto ,e credo:credo con Lorca che una canzone per piacere ed essere bella deve anche essere stupida ma ,visto il clamore e la grandezza di questi Maneskin li proporrei per il Nobel,e, un Nobel per i Maneskin ,credetemi,sarebbe il minimo che la conteponraneità potrebbe fare, appuntandosi ,a futura,immortale memoria sul suo ex villoso ostentato petto.
Ancora lo zio del plurinegato ,negato per ignoranza, San Corrado.
Al sindaco di Calendasco ed al suo -giustamente fregiato con tanto di tricolore dal Zangrandi- storico Danilo Parisi-che così premia ,non la sola storia dettata e interpretata dal Parisi tutta,ma,che nega per bocca del Parisi ogni tradizione,fosse(sic ,tutta)pur solo,ridotta a tradizione da una comunità per indocumentata ignoranza storica- ricordo dunque che:del dì 17- 1127- di Luglio esentò il Vescovo Ardoino la Chiesa ,o Cappella che fosse,si S.Mustiola da ogni decima,e da qualsivoglia altro diritto,che alla sua Mensa Vescovile spettar potesse,salvo l’ordinazione dè Chierici,e la consacrazione del Luogo,attestando esserne stata fatta la fondazione a D.Nantelmo Placentino Vexillifero(Confalonieri),& Otta eius Coniuge,Episcopali audentia Dompni Dionisi,eo tempore superstis,& confermatis,e dagli stessi essere stata sottoposta Monasterio S.Mariae,Santique Alberti de Botrio.Rogata dal notaio Buongiovanni nato del fu Aliprando,cui intervennero,e si socrissero rogati testes Oberto Vexillifer aiusdem Civitati (di Piacenza),Wido de Vejustino,Aldofredus filius Ardetioni,Azo Burgundio.