In Piazzetta Bagnasco, lunedì 29 luglio e giovedì 1 agosto, si raccontano storie di vita di palermitani che hanno raggiunto i propri obiettivi restando sempre legati alla propria terra.
Si comincerà lunedì 29 luglio con un vissuto difficile.
Marcello Patricola – oggi 45enne – balza agli onori della cronaca quando, a soli 11 anni, entra a San Patrignano perché già tossicodipendente.
«Oggi è senza dubbio ancora un contesto difficile – racconta lui stesso – ma a quei tempi vivere a Ballarò era veramente pericoloso se non eri strutturato per combattere quanto di peggio ti poteva capitare. Ho così cominciato a fare uso di eroina. È solo grazie all’intervento sinergico di mia madre e dei servizi sociali che ho conosciuto Vincenzo Muccioli e da lì, dopo due anni, il mio recupero. Per arrivare a essere l’uomo che sono oggi, però, ho dovuto passare anche attraverso l’esperienza del carcere. Che comunque mi è servita tanto, dal momento che ho studiato, ho conseguito il diploma dell’Istituto Alberghiero e ho intrapreso una strada che sta aiutando tante persone».
Una prova veramente dura che Marcello Patricola racconta in ogni luogo.
Stessa intensità avrà l’appuntamento in programma giovedì 1 agosto con Fabrizio Serafini, diciottenne ammesso alla prestigiosa università di Harvard già prima di diplomarsi grazie a un tema sulla Sicilia. Oltre 45mila le richieste di ammissione, poco meno di 2mila quelle che vengono accettate ogni anno. Una di queste è stata proprio quella di Fabrizio che, oltre ai test attitudinali di rito, anche grazie a un breve scritto di 650 parole sulla sua terra e sugli aspetti positivi che la caratterizzano, realizzerà il suo sogno: conquistare l’America, studiando Economia o Ingegneria, magari anche Matematica e Fisica Teorica, dimostrando che la Sicilia continua a produrre menti brillanti.
Teresa Campagna.
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