Lo Spirito del Natale.

Written By: bruno - Dic• 13•17

A proposito di quel convegno o conferenza tenuto alla Berti,presieduto da padre Gabriele D’Allasta sullo spirito del Natale in letteratura, dove si è soprendentemente capito,con una certa apprensione che, Giovanni D’Amo,uno dei relatori,ha dichiarato di non amare particolarmente le feste a cui nessuno,purtroppo ,ha aggiunto la postilla legittima del:e chi se ne frega,in cui,dal nostro prodigioso D’amo ,si è appreso che,nonostante questa sua avversione per le feste, lui amasse particolarmente il venticinque Aprile e il Natale appunto,il venticinque Dicembre.Immaginate se ,se al posto del supposto D’amo vi fosse stato per altro periodo storico,uno,uno qualsiasi che,nel commemorare lo spirito del Natale avesse dichiarato, papale papale che lui,pur non amando le feste, festeggiasse solo la data della “marcia su Roma” e il venticinque Dicembre,pensate che cosa sarebbe successo,non in quel tempo,che in quel tempo certamente vi fu chi lo dichiarò,come ha fatto l’impareggiabile D’Amo,ma oggi,oggi alla presenze del gesuita Dall’Asta e altre autorità religiose,pensate a cosa sarebbe successo,se uno,uno qualunque avesse dichiarato per sua convinzione o preferenza personale una cosa del genere:apriti cielo.Oppure pensate anche se, a qualche teologo, in vena di pelo nell’uovo,dichiarasse papale papale che ,per commemorare l’avvento del Natale sarebbe decoroso e necessario ricordare (come si dice oggi,in dialogo)l’episodio di Barabba e Gesù,episodio in cui fu scelto Barabba,ma da li,in quella fatale data Gesù iniziò il suo sacrificio Divino per cui era nato,nato nella data (convenzionale) del venticinque Dicembre,per cui quelle, anche se, personalmente da parte di quel teologo,quel teologo schifasse e non amasse particolarmente le feste in generale, ma quelle e solo quelle erano le date in cui lui si sentisse di festeggiare qualche cosa,e questo, nonostante (guardate bene) schifasse le feste in generale ma,e per solo questo fatto o considerazione, che lui,come D’Amo non le schifasse sarebbero state degne,degne di nota ,e sarebbero state senz’altro da sottolineare,senza che nessuno ,proprio nessuno si sentisse sopratutto in dovere di aggiungere,sottoscrivendolo, la significativa nota del:e chi se ne frega.

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