Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Ago• 09•25
Il 14 marzo del 1996, la vita di Jessica Filianti, una giovane di soli 17 anni, fu spezzata da un atto di violenza inaudito. Jessica, una ragazza minuta dai capelli lunghi e la carnagione scura, viveva a Reggio Emilia e studiava per diventare tipografa. Amava passare il weekend al campo da calcio con sua mamma, dove il fratello giocava.
Fu proprio in questo contesto che conobbe Luca, un aviere di leva a Pisa, con cui cominciò una relazione. I primi tempi furono belli, ma ben presto Luca si rivelò essere una persona gelosa e possessiva, che non permetteva a Jessica di stare fuori senza di lui. La ragazza, oppressa dalla situazione, decise di lasciarlo, ma lui non lo accettò.
Iniziò una persecuzione che culminò il 14 marzo del 1996, quando Luca raggiunse Jessica e un suo amico in macchina e la aggredì con un coltello, infliggendole ben 43 coltellate, imprimendo una furia tale da spezzare anche la lama. Jessica morì immediatamente, in un lago di sangue.
Venne aggredito anche l’altro ragazzo in compagnia di Jessica, che però subì ferite meno gravi e riuscì a sopravvivere. La diciassettenne invece, trasportata al pronto soccorso, perse la vita a causa delle numerose e gravi lesioni. Ferrari rimase sul posto e attese l’arrivo delle forze dell’ordine, poi si costituì.‍
Nel 1997 fu condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Reggio Emilia. L’anno successivo, però, la Corte d’Appello di Bologna gli ridusse la pena a 23 anni di reclusione. Dopo alcuni anni gli fu concessa la semilibertà e l’affidamento in prova ai servizi sociali.

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