Rita Amenze ha 30 anni, ogni mattina attraversa l’orizzonte dei filari di funghi per il suo lavoro di raccolta a Noventa Vicentina.Ha il passo pesante di chi ha il cuore diviso in due: qui, dove ha trovato una nuova casa e là, in Nigeria, dove i tre figli crescono lontani, nutriti dai suoi risparmi e dal desiderio di ricongiungersi.
Rita sorride alle colleghe, ma dentro di sé serba un’ombra: sa che ogni passo che muove è comunque dentro la prigione costruita dall’ex marito.
Pierangelo Pellizzari ha 60 anni, e il volto segnato da un’antica rabbia. Ex carrozziere, è un uomo che non ha mai imparato a lasciar andare: prima la compagna romena, spezzata da violenze.
All’alba del 10 settembre 2021, il parcheggio della ditta di funghi è un deserto. Rita scende dall’auto, non sa che Pierangelo è già lì, nascosto nella penombra, armato di pistola.
Lei cade, le colleghe urlano.
Lui, freddo, ripone l’arma, spara un colpo in aria a mo’ di minaccia per chi dovesse avvicinarsi, come se quel gesto fosse un segno di autorità definitiva. I Carabinieri lo trovano in un vecchio casolare. Lo aspetta l’ergastolo.
La comunità si risveglia in un lutto che non chiede vendetta, ma giustizia. A Noventa Vicentina si accendono candele: il ricordo di Rita diventa un canto di lotta contro la violenza che serpeggia dietro le mura domestiche.
Le sue colleghe raccolgono fondi per i tre bambini in Nigeria, mentre il sindaco accoglie la famiglia, che rifiuta ogni aiuto dai parenti di Pierangelo. Il funerale, celebrato il 22 ottobre 2021, è un urlo di pietà e di rabbia.
Kella Tribi
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.