Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Mar• 08•25
Abitavano nella stessa palazzina ma i rapporti tra le famiglie sembra fossero minati da vecchi screzi, ruggini e incomprensioni. E in quel condominio, dove viveva con l’anziana madre e le sorelle e le rispettive famiglie, è morta Giovanna Chinnici, uccisa a coltellate dal cognato Giuseppe Caputo al culmine di una lite. Dopo essere intervenuta in difesa della figlia che era stata anche lei ferita dallo zio che impugnava un coltello. Una discussione per futili motivi con il cognato. Poi i fendenti che hanno colpito la donna, 63 anni, fino a ucciderla. Giovanna Chinnici è rimasta a terra, in un lago di sangue, ferita al petto. L’omicidio si è consumato a Nova Milanese, in un condominio di via Magellano.Erano circa le 13 del 23 ottobre 2024 quando è partita la chiamata con la richiesta di soccorso: sul posto si sono precipitati i mezzi di emergenza del 118 insieme ai carabinieri e al personale del nucleo investigativo del comando provinciale dell’Arma di Monza e Brianza che ha effettuato i rilievi e avviato i primi accertamenti. Sequestrato il coltello, presunta arma del delitto.

A scatenare la violenza sarebbe stata una discussione nata per futili motivi su cui sono ancora in corso indagini, forse un parcheggio. La donna, sarebbe intervenuta in difesa della figlia, anche lei ferita dall’uomo. A quel punto sarebbe stata brutalmente aggredita dal cognato che impugnava un coltello. La sessantatreenne è stata trasferita d’urgenza in ospedale: troppo gravi le ferite riportate, è morta poco dopo. Nel tardo pomeriggio di mercoledì il sessantaduenne è stato arrestato con le accuse di omicidio e tentato omicidio.
Chi fosse Giovanna Chinnici si può desumere da un sentito post pubblicato dal direttivo del circolo Arci Nova. “Oggi pomeriggio – scrivono – è stata uccisa Giovanna Chinnici una dolcissima, amabile, intelligente, solare persona che ha collaborato come volontaria presso il nostro circolo nel coordinamento dei corsi di psicomotricità dedicati a bimbi Siamo vicini alla sua famiglia colpita da questa violenza insensata e incomprensibile”
L’uomo che ha ucciso la cognata Giovanni Chinnici è stato interrogato dalla gip del Tribunale di Monza nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Gerardo.
“La mia vita e quella della mia famiglia erano diventate un inferno. Ci buttavano in casa l’aria fredda del condizionatore, mia moglie si è anche ammalata gravemente di reumatismi per l’aria fredda”.
Sono le parole, pronunciate davanti al gip del Tribunale di Monza nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Gerardo, di Giuseppe Caputo,che ha ferito la nipote e ucciso a coltellate la cognata Giovanna Chinnici
Il 62enne, subito sottoposto a fermo dai carabinieri della Compagnia di Desio e condotto in carcere, era stato poi trasferito nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Gerardo di Monza per una forte crisi
“Tutto falso”, era già stata la replica della sorella della vittima. “Come fate a pensare una cosa del genere? Quando si accende l’aria condizionata si raffredda la casa del vicino? Ma come è possibile? È ovviamente assurdo”.

Kella Tribi

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