Michele Faiers Dawn, inglese di 66 anni, è stata trovata morta la mattina del primo novembre 2023 nella sua casa di Casoli, in provincia di Chieti. La donna si era trasferita in Abruzzo per trascorrere la pensione insieme al compagno Michael Dennis Whitbread, con cui stava da 10 anni e che attualmente è il principale sospettato del femminicidio. Ad allertare le forze dell’ordine è stata un’amica della donna, una connazionale, anche lei trasferitasi nel piccolo comune.
Non riuscendo a contattare Michele da diversi giorni, ha deciso di recarsi a casa della 66enne ma dopo aver tentato di bussare un paio di volte, e non ricevendo ancora risposta, ha notato le chiavi infilate nella serratura e ha subito capito che qualcosa non andava. Così, dopo essere entrata in casa, ha trovato il corpo dell’amica. La donna era stata colpita con sette coltellate all’addome.
Subito dopo il ritrovamento del cadavere, gli investigatori avevano tentato di contattare il compagno della 66enne, Michael Dennis Whitbread, 74 anni, ma questo era risultato da subito irreperibile. Alcuni testimoni hanno raccontato di averlo visto allontanarsi a bordo della sua auto, una Jeep Compass bianca.
La sua è stata tuttavia una breve fuga: l’uomo è stato arrestato il 2 novembre, a Shepshed in Inghilterra, paesino della contea del Leicestershire, dove era rientrato in grande fretta.
Michele Faiers Dawn era in pensione e aveva deciso alcuni anni fa di ritirarsi nel piccolo comune abruzzese di Casoli insieme al compagno 74enne, anche lui pensionato. Entrambi, originari dell’Inghilterra, erano separati dai precedenti coniugi. La 66enne era mamma di due figlie che l’avevano resa anche nonna.
Secondo quanto ricostruito ascoltando le testimonianze di chi li conosceva, i due sembravano piuttosto affiatati, anche se sono stati descritti anche come molto riservati. Uscivano spesso per lunghe passeggiate nella campagna che circondava il casolare ristrutturato in cui abitavano, distante 10 chilometri da Casoli, insieme ai loro cani
A Casoli Michele e Michael non si erano integrati molto con la comunità locale, visto che parlavano solo inglese, ma frequentava abitualmente gli altri britannici che vivono tra il paese e i centri vicini Nella zona vive una numerosa comunità inglese, in tutto un centinaio di persone che da anni hanno scelto di trasferirsi in questa remota area in Abruzzo, in molti casi per godersi la pensione.
Processo in corso
Kella Tribi.
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