Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Ago• 10•24

Dall’epoca di Danilo Restivo a oggi, li hanno chiamati in tutti i modi. Maniaci, pervertiti, pazzi, poi finalmente sono approdati alla definizione ultima: persecutori. E non importa che la vittima gli parli, che sia gentile, o che sia ostile, loro non si fermano. Lukas Oberhauser, 25 anni di Terlano (Bolzano), figlio di una nota famiglia del settore alberghiero locale, è uno di questi. Ha conosciuto Barbara Rauch, detta Babsy, durante lo stage di lei nell’albergo di famiglia. Da allora non è riuscito a staccarle, letteralmente, gli occhi di dosso. È diventato per lei una presenza opprimente, nonostante Barbara fosse felicemente impegnata con Philipp Carli, il marito e nonostante fosse madre (giovane, 28 anni) di una bimba di tre anni. Tutto il resto non esisteva, nemmeno la volontà di Barbara, lei doveva essere sua. Di fronte a una situazione rischiosa come quella, Babsy e Philipp hanno deciso di denunciarlo per stalking e Lukas è finito ai domiciliari, misura a cui la richiesta del suo avvocato e l’impegno di seguire una terapia psicologica, da parte di Lukas, hanno messo fine. Poi, il 9 marzo 2019, mentre alla Tv annunciavano il lockdown dell’Italia per l’emergenza sanitaria, Lukas ha sorpreso Babsy tra i tavoli del Bordeaux Keller, l’enoteca che la ragazza gestiva col marito a San Michele Appiano. L’ha colpita diciassette volte con un coltello da cucina portato da casa. Solo una di quelle coltellate si è rivelata letale, quella al cuore. Nel 2023 Lukas Oberhauser è stato condannato in via definitiva a 23 anni di detenzione.
Li chiamavano maniaci, invece sono assassini.

Kella Tribi.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento