Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Set• 23•23

Federica Farinella sparì nel nulla il 2 settembre 2001, quando aveva 27 anni, mentre era nel giardino della casa di Chiusano tra le colline dell’Astigiano, assieme ai genitori e al fratello
Le sue ossa vennero ritrovate da un cacciatore nell’ottobre del 2020, in mezzo ai boschi di Camerano Casasco, a non più di 500 metri in linea d’aria dalla cascina di famiglia. A quel primo ritrovamento, grazie all’ostinazione del padre e di Fabrizio Pace, criminologo e antropologo forense, ne era seguito un altro. E, da lì, la richiesta alla Procura di Asti di aprire un’indagine per omicidio (contro ignoti): respinta, dopo che il fatto era finito in un fascicolo modello 45, ovvero «fatti non costituenti reato», e così è rimasto.Quel giorno del 2001, verso mezzogiorno, Federica stava leggendo una rivista all’ombra di un albero poi, all’improvviso, nessuno la vide più. Si sarebbe allontanata con un paio di infradito, non proprio il massimo per andarsene tra canneti e fitta vegetazione. Lasciandosi dietro tutto: documenti, cellulare, soldi. Tempo dopo, la psicoterapeuta la descrisse come una ragazza insicura, dal carattere un po’ fragile. Anni prima aveva frequentato una scuola di arte drammatica, a Roma, per poi diventare modella, iniziando a lavorare nello spettacolo. Bella, con il sogno di arrivare in tv, aveva conosciuto personaggi famosi, ma a un certo punto, dopo qualche anno, aveva deciso di mollare tutto. Via da quel mondo squassato dal primo scandalo Vallettopoli: e più o meno allora era iniziato il suo malessere. «Sono convinto che qualcuno l’abbia portata via — dice il papà, per anni presidente di Penelope Piemonte (associazione famigliari e amici delle persone scomparse) — forse aveva visto o sapeva qualcosa di pericoloso».Resta il mistero, anche dopo il ritrovamento dei suoi resti. Di più: «Adesso c’è un mistero dentro il mistero — spiega Pace — perché qualcuno andò a frugare vicino all’area del ritrovamento, segnalata con il nastro bianco e rosso, tagliando tutta la boscaglia». Inspiegabile: «Il posto era introvabile, allora ci siamo chiesti chi potesse essere stato, e perché. Ma anche su questo non abbiamo avuto alcuna risposta». Dopo la prima scoperta, si era messa all’opera anche un’unità cinofila svizzera, specializzata in queste ricerche, con tanto di metal detector, ma mai furono ritrovati i gioielli della giovane. Ora non restano che le parole: «Finalmente riesco ad assicurarti il riposo che meriti, lassù tra gli angeli — ha scritto il papà su Facebook — e ti posso assicurare che continuerai a vivere nel mio cuore e che quando il Signore mi chiamerà, potrò riabbracciarti e godere di quel sorriso dolcissimo che regalavi sempre. Mia dolcissima Federica, spero solo che tu non abbia sofferto».

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