Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Dic• 07•19

Nella mattinata del 14 settembre 2015 il marocchino 40enne ex operaio disoccupato, Rahhal Fantasse, ha ucciso a coltellate la moglie, Anna Carlucci, una italiana di 47 anni, badante, nella loro abitazione ad Ivrea. La donna é stata colpita da almeno quindici fendenti, inferti con un lungo coltello da cucina Dopo l’omicidio l’uomo si accanisce anche sul suocero, intervenuto in difesa della figlia, ferendogli una mano. Anna Carlucci muore davanti al padre. I vicini, come spesso succede in questi casi, asseriscono trattarsi di una normale famiglia tranquilla. Arrestato Rahal si difende dicendo di aver agito in preda a gelosia per sospetto per tradimento della moglie. I giudici gli riconoscono la semi-infermità mentale accogliendo la tesi del medico legale e criminologo Gianluca Novellone, per “disturbo paranoide di personalità”. Il 19 luglio 2016, a quasi un anno dall’omicidio, arriva la sentenza a carico di Rahhal Fantasse, che infligge una condanna, a 15 anni e 4 mesi. Il giudice ha ritenuto la seminfermità dichiarata nell’udienza, oltre all’aggravante contestata per omicidio. A poche settimane dalla sentenza di condanna definitiva , Rahal Fantasse, si uccide impiccandosi con un lenzuolo legato alle grate della finestra della cella, nel carcere di Ivre.

Kella Tribi.

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