Andrea Simon, 9 anni, è una bambina che ama la scuola, rispettosa, allegra, socievole. Fa i compiti durante le pause per essere libera a casa, si prende cura della sorellina minore, pratica il karate. Le piace leggere e disegnare principesse. Dopo alcuni anni trascorsi a casa dei nonni ormai vive con la mamma, il suo nuovo marito e la sorellina in una villetta a Miercurea Ciuc, in Romania. Il 15 dicembre 2005, a dieci giorni dal Natale, Andrea fa la sua ultima passeggiata. Sono le 19, manca poco alla cena, ma mamma Ioana ha bisogno che lei vada al supermercato a fare la spesa. Quattro bottiglie di acqua, delle scatole di fiammiferi, una confezione di panna e un quaderno. Le appunta tutto su un foglio di carta. Andrea si scioglie i capelli dagli elastici, indossa un giubbotto sopra la tuta, e va all supermercato vicino casa. Un’ora dopo non è ancora tornata. Ioana è preoccupata, va immediatamente a sporgere denuncia di scomparsa. Dalla telecamera del negozietto a cento metri da casa si vede Andrea che fa la spesa e paga i prodotti. La cassa batte lo scontrino qualche minuto dopo le 19. La stessa telecamera la riprende all’esterno mentre saluta alcuni compagni di scuola. Poi nulla, zero, come se l’avesse risucchiata una botola invisibile. Partono le ricerche, ma di Andrea nessuna traccia, neanche un capello, neanche il sacchetto con la spesa fatta abbandonato da qualche parte. Due giorni prima di Natale al 112 arriva una telefonata anonima: “Andrea morirà”. Le ricerche ripartono con l’ipotesi di sequestro di persona e omicidio. I cani molecolari ispezionano il territorio, vengono esplorati pozzi, cantine, condotti fognari. La Polizia interroga i familiari con il sospetto con la piccola sia stata oggetto della morbosa attenzione di qualcuno. Diversi potenziali sospettati vengono sottoposti più volte alla macchina della verità, compreso Tiberiu Burcuta funzionario di polizia con l’incarico di analista programmatore. L’uomo, legato da una relazione contrastata con la madre della ragazzina, fallisce quattro volte il test del poligrafo, non ha un alibi, nega perfino di conoscere Andrea dopo aver detto di averla vista per ultimo, in vita, quella sera. e Viene incriminato ufficialmente solo nel 2010. Nonostante gli indizi a suo carico, viene scagionato. Secondo mamma Ioana qualcuno lo ha protetto. Andrea non è mai stata ritrovata.
Kella Tribi
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