Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mag• 07•22

Questa è una brutta storia. Una storia che coinvolge due donne, una delle quali oggi non è più presente e che, quindi, per essere raccontata necessita del distacco dovuto al rispetto per la sua morte. Stiamo parlando di una suora dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice, di nome Maria Angela Farè e di una ragazza, Eva Sacconago, morta suicida all’età di 27 anni.
La vicenda si svolge nell’oratorio di Sant’Edoardo, a Busto Arsizio, nel lungo periodo di circa un decennio. Ha inizio, infatti, quando Eva aveva solo 15 anni e suor Mariangela Faré 38. Eva frequentava l’oratorio del paese dove vi era suor Mariangela, sua educatrice.
Tutto procede come sempre e la vita nel piccolo paese non ha alcuno scossone fino alla mattina del 22 giugno 2011, allorquando Eva Sacconago, ora 27enne, viene trovata impiccata nella propria abitazione. Si tratta di suicidio.
Epilogo tragico di una vicenda molto delicata. Eva e suor Mariangela, infatti, avevano una relazione che era stata scoperta dai genitori di Eva leggendo i suoi diari personali e le lettere ad essa inviate dalla suora. Alle rimostranze dei genitori per tale relazione malata, (visto che la ragazza a quei tempi era ancora minorenne), suor Mariangela era stata allontanata dall’oratorio di Sant’Edoardo ed inviata in un convento di Catania
Ma suor Mariangela non desiste e così, non appena Eva è diventata maggiorenne, torna a Sant’Edoardo, riprendendo regolarmente la relazione con Eva.
Così facendo, passano altri 9 anni e si arriva, a quanto è dato sapere dalla realtà processuale, al rapporto sessuale tra Mariangela ed Eva e, dopo poche settimane, all’epilogo tragico di cui si è detto: il suicidio di Eva Sacconago nella sua casa di Busto Arsizio.
Da qui, inzia il racconto solo ed esclusivamente processuale, visto che Eva non c’è più e non può dire cosa provava davvero e quali erano i suoi sentimenti. In sua vece hanno parlato e parlano i genitori, gli avvocati, i giornalisti ed i giudici che hanno portato a termine la vicenda, con il pronunciamento definitivo di condanna da parte della suprema corte di Cassazione a 3 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale, dunque, e la suora andrà in carcere.
Questa è la triste storia di una giovane donna di nome Eva, fragile e abusata da un’altra donna, che fregiava sul suo petto il “cuore della Madonna”. Questa è la tremenda e oscura verità.

Kella Tribi

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