L’aguzzino.

Written By: bruno - Giu• 15•13

Prendere una donna, massacrarla per bene,con odio,disprezzo,indifferenza.Pestarla, fino a che la si pensi morta,volerla morta, e, cosi’, sanguinante,incosciente, svenuta dal dolore, riporla in un sacco dell’immodizia.Non contenti della bestialita’ e, della brutalita’,fare tutto questo davanti alla figlia,una bambina di quattro anni,poi andare a dormire dal nonno.Arrestato il criminale, vederlo,guardarlo girato, con a fianco un poliziotto in borghese,subito,non si percepisce l’assassino,e,solo dopo qualche tentennamento lo si identifica.E’ un ragazzone dalla faccia tonda, in salute,il volto non tradisce nessuna emozione,nessun pentimento,sembra uno che si giri in compagnia, mentre entra in un bar.E, quella faccia,quella faccia li, è quella che ha pestato,brutalizzato,fatto sanguinare,massacrato,messo in un sacco della spazzatura,una donna,davanti alla figlioletta,perchè non voleva fare la puttana.Questo succedeva a Buchenwald,sulla collina dell’Ettersberg,otto chilometri da Waimar,no, non a Buchenwald, a Napoli,a Napoli,Napoli,come in tante altre citta’ che si sfregiano della stessa violenza’,Buchewald sulle colline dell’Ettesberg, aprendo i cancelli, a otto chilometri da Waimar ha liberato anche i criminali non solo le vittime.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento