Koestler riferisce un episodo che riguarda lo snob culturale,il cui piacere non è dato da quello che gli proviene da un quadro,ma dal catalogo.Nei giorni che precedettero l’ascesa di Hitler,c’era una giovane donna che lavorava a Berlino per una casa editrice,ed era conosciuta nel mondo letterario per una tratto singolare della sua personalità:era andata a letto con gli scrittori (della casa editrice per cui lavorava).Poco importa quale fosse l’età o il sesso-i cui libri avevano superato le ventimila copie di tiratura.Spiegava il fatto che non riusciva a provare alcun piacere fisico con scrittori di minor successo.Il Kama Sutra e la lista dei best-sellers erano inestricabilmente mescolati nella sua mente.Infatti ,in generale:non è l’occhio che guida il visitatore di musei,ma la magia dei nomi.