Il Paradiso perduto.

Written By: bruno - Apr• 20•23

Ho una bella,ma ,in un certo senso ostica edizione di Milton(1608-1674)-Il Paradiso perduto-edizione del 1830,bel volumetto ,davvero bello,con tanto di incisione nella prima pagina dove c’è un Adamo ed Eva con il loro bel serpente ed animali del paradiso di contorno, stampata in Milano per Gaetano Schiepatti: non riesco a leggere il nome dell’incisore in prima pagina.La traduzione è di Lazaro Papi nato nei pressi di Lucca-1763-1834-il suo sepolcro gode di un epigrafe di Pietro Giordani,ed ecco perchè forse l’ho trovato-almeno credo-dalle nostre parti.Un volumetto bello,per non scrivere bellissimo ma tutto quel taran taran taran tata delle rime,che mi sembrano pesanti mi infastidisce e non mi decido mai di cominciarlo,comunque mi affascina,anche ora che lo osservo.Studiando alcuni scritti di Marx sull’arte(in cui scrive solenni castronerie) leggo che Milton vendette i diritti del suo lavoro per sette sterline con la nota Marx che scrive:”Milton produsse il paradiso Perduto per lo stesso motivo per cui il baco da seta produce la seta”.Improduttivo dunque per Marx,ma produttivo solo per le vendite di copie dell’editore,insomma, una bega che allora faceva furore per la divisione del lavoro,e qui non ha alcun senso di essere apprezzata se non che,in un altra voce leggo che Milton vendette -povero in canna come un baco da seta- il suo poema per 10 sterline,un plus-valore-10 al posto di sette-,non c’è che dire.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un commento