Giovanni Villani.

Written By: bruno - Dic• 14•25

Molto materiale ,documenti che da tempo girano per diluvi e o frane passate,del tempo andato dico e che oggi,oggi in ere poco ecologiche scoppiano ancora e ancora ad ogni ora,in ogni giorno spratutto verso i nostri confini,dove esplodono-da anni- e continuano ad esplodere bombe d’ogni ordine e grado, alla faccia di tutte le belle ecologie.Vi fu un tempo:non conoscendo novità alcuna questo nostro mondo ,un tempo di alluvioni e frane e,una,una verso il 1340 raccontato fu,da Giovnni Villani il quale nel descrivere una frana del 15 di maggio alle falde del monte Falterona vicino al Mugello e Castagno in cui l’acqua-scrive- scese a valle nel Decomano, e tinse il fiume sino all Sieve,e poi nell’Arno fino a Pisa.Ebbene perchè scrivere tutto questo?Il fatto è che quella frana,secondo il nostro Villani”gittò infinita quantità di serpi,e due serpenti -due-con quattro piedi grandi com’un cane,li quali uno vivo l’altro morto”.Insomma,da sempre quando piove si scopron “nuove” cose e nuovi minacciosi fenomeni o,prodigi.

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