Ex Enel:”io sono il nuovo”.

Written By: bruno - Dic• 20•19

L’ex Enel, tempio ,palazzo alla contemporaneità si ,ma quella degli eccessi in senso storico,schiacciata come è dalla storia monumentale ridotta a puro sintomo e balbuzie,infatti ,come eccesso del senso storico “rivoluzionario” (sic),di cui soffre il presente : ” vengono (dalla Fondazione) intenzionalmente promossi,incoraggiati e-utilizzati”.Aprono ,sfondano anche una porta verso l’area della Ricci Oddi nella speranza di trovare nuovo fiato,approvazione,ossigeno “confronto” speranza,quando questa “nuova rivoluzionaria” storia si chiude come seconda infanzia,infanzia vittima della storia,vittima,con oblio totale,senz’occhi,senza denti,gusto e niente altro.E’ triste vedere il millenarismo catastrofico cristiano risorgere in questi tristi tempi trasformato in chiusura,cesura.E ,quello che fu il vero potere della chiesa,il millenarismo, ammantarsi di quasi laica novità,che si siede spaventato sopra la storia (mentre schiacciato sta sotto) affermare la sua rivoluzione come fosse lui quello definitivo l’ultimo di tutti i tempi,ultimo,sopratutto,come ultimo arrivato,da ultimo mettersi al posto dei primi e dire :”io sono il nuovo”,quando semplicemente è solo la sua preistoria la sua infanzia,la sua velleitaria infanzia con i suoi segni impotenti ,infanzia dove si afferma senza esitazione :l’egoismo deve essere il nostro Dio.Staccata dal popolo,da ogni popolo che ha sempre accompagnato la storia, quindi cessa di vivere (muore) perchè viene sezionata, e si cominciano a fare su di questa (arte) le esercitazioni di dissezioni storiche.”Allora si cerca tutto ciò che in genere non commuove,e la parola più arida è proprio quella giusta.”Anzi si giunge al punto di supporre che colui,colui a cui non importa nulla del passato,sia destinato a rappresentarlo”.insomma stucchevole e vuota fiera delle vanità,profuga,transfuga ,sconfitta annullata dalla storia e dal tempo ,lardellata di denaro.Ecco allora tutto lo spirito del tempo,secondo costoro del nostro tempo dal ristretto orizzonte posto nel suo costoso Tempio,quando invece,invece l’arte è contro lo spirito del proprio tempo di ogni tempo e non ha nessun Tempio che non sia semplicemente la sua vita, confrontandosi questa volta per dialogo e aspirazione con la storia ,quella monumentale per cui, chi lotta contro il proprio tempo viene dichiarato da questi cinici barzellettieri balbuzienti (storici antiquari),morto.

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