Ci scrive Emilio Ratti da Milano che, la nostra critica alle nuove chiese è ingiustificata.Occorre accettare le sfide della modernita’(scrive) ed il materiale in cui si esprime,fosse anche cemento.La chiesa,proprio perchè Chiesa,(prosegue) deve trovare nuovi modi di convivenza e accoglienza,non solo, suo è il compito di snellire i messaggi che gli edifici (e ,non solo) possono e devono trasmettere verso i fedeli.Inserendosi a pieno titolo e accettando la sfida dell’oggi,con tutte le realta’ di cui si compone e scompone.Conoscevamo gia’ da tempo le affermazioni,e, le ragioni, che spingono certa parte di clero e di alcuni fedeli verso queste conclusioni.No!non condividiamo queste nuove chiese,e, lo affermiamo senza animosita’, perchè prive di spiritualita’,lo abbiamo gia’ detto e scritto,spesso sono solo edifici “razionali”, che fanno il verso ai supermercati.Ci appaiono case del “Grande fratello”, quasi sempre veri e propri Moloc inanimati,piu’ che edifici spirituali case di spettri.Si è persa la spiritualita? Facciamocene una ragione,non occorre,per forza, costruire edifici aridi,fermiamoci.Tutta la tradizione Cattolica Cristiana,quella che ci viene dai secoli passati, con i suoi rituali, è frutto di sole incrostrazioni?Cancelliamola,modifichiamola,ma, non facciamone una pagina bianca ,dove ognuno scrive l’impensato o l’opinabile.Volete nuovi cristiani piu’ adatti a questa vostra visione innovatrice?Aspettate che muoiano almeno questi,non cercate di punirli o criticarli per una Fede inculcata loro dai pastori di un altro tempo .In giorni grami e calamitosi,volete costruire ancora, e ,ancora mura, per una popolazione che cresce,ma decresce di credenti?Fate pure,costruite le vostre cattedrali in mezzo alla miseria,ricordatevi pero’, che, la miseria, il povero ,ve lo rinfaccera’ , vi voltera’ le spalle.Mentre chiese e antichi conventi crollano e si fanno tane di topi e serpi, mentre i poveri ,allungano le fila della pieta’ alla mensa del pane cristiano,crescendo,questi si’ di numero,e bisogni,come potete chiudere gli occhi e pensare a nuove chiese,come potete, signor Emilio,pensare,anche solo per un momento, a del cemento.
Emilio Ratti ci scrive.
Written By: bruno
-
Gen•
19•14
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