Danilo Parisi.

Written By: bruno - Ago• 04•12

Danilo Parisi,a cui bisogna dare atto della buona volonta’ e del contributo che da’ alla via Francigena  e al guado di Sigerico.Quando gli capita di dovere esprimere quel che pensa attraverso la stampa,si fa gigante,gigioneggia,straripa,si celebra.Questo tratto del suo carattere è piu’ forte di lui,che, in fondo è un buon diavolo, ma ambisce a farsi personaggio.A noi piace sentirlo chiamare Caronte,Nocchiero,Uomo di fiume.Il padre, macellaio di San Nicolo’, la madre insegnante,lui ,il Danilo, strappava biglietti sull’autostrada,e faceva sport, prima di diventare uomo di fiume ,e per merito o per colpa dello sport,mostra ancora con orgoglio i denti persi in combattimento.Chi non ricorda,fra gli illustri uomini di fiume, Ernesto Cornelli detto il Bello che vendeva granatine sull’isolotto Maggi,granatine da cinque,dieci e quindici lire,quando i piacentini vi andavano a fare il bagno,e,qualcuno c’è anche annegato,nel ramo lombardo del fiume.Mentre il “Bello” faceva granatine,di questi piacentini,come Mario Delfanti,un pomeriggio d’estate di tanti anni fa,ed aveva solo sette anni,suo padre era proprietario del Caffè Commercio in Piazza Cavalli,caffè oggi scomparso.Insomma,a  Cornelli Ernesto, detto impropriamente “il bello” piu tardi annegato anche lui nel Po,qualcuno, in vena di poesia, sul personaggio,ci aveva fatto  una cantilena , che cosi’ recitava:”Ernesto Cornelli ,detto il bello, sporcato con la merda, per far che non si perda.”Il popolo, in queste occasioni, commemora elogiandoli cosi’, i suoi personaggi,e,quella filastrocca non era offensiva,nemmeno per Ernesto detto il “Bello”,che rideva,ascoltandola, con il suo lungo mento ,e l’immancabile,singolare  berretto marinaresco,anche se il mare,a Piacenza,come tutti sanno, e possono verificare, non c’è,e non si capisce cosa ci faceva un bianco cappello con l’ancora ed il cordocino sopra la visiera blu, sulla testa del Bello.Allora bambini, passava di bocca in bocca, la filastrocca,”Ernesto detto il bello”, all’ombra lunga e alta e azzurra del Gotico,si recitava svelti ,meglio di una poesia,meglio di una somma  con pochi numeri.Il fiume Po, di personaggi ne ha sempre avuti,ed il Parisi tenta la scalata verso la vetta, anche se vive in provincia,in Piazza Cavalli, non si conoscevano eroi di campagna,ed i “villani” erano come stranieri,cosi’  andava il mondo.Il Parisi,quando dice che fa tutto per il trasporto dei pellegrini dice il vero,e,quando aggiunge che  sulla sponda piacentina,dopo la sua Caupona non c’è nulla, dice il falso,semplicemente perche’ a Calendasco c’è l’Ostello Tre Corone che serve non solo Pellegrini, ed anche La Locanda del Masero.Un servizio dunque per i viandanti  c’è, e questo andava detto, con buona pace del rustico custode del biondo Eridano.

Il Vicario di Sigerico

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