C’è un “dio” anche per gli atei.

Written By: bruno - Nov• 10•22

Oggi,pare che Dio si sia politicizzato:cosa che i gesuiti hanno da sempre fatto capito e praticato con il casualismo,infatti,oggi il PD potrebbe definirsi senza imbarazzo un partito “gesuitico” per la sua commistione fra DC e PCI,questo impasto infatti-a freddo- ha prodotto il risultato che è sotto gli occhi di tutti come partito “democratico gesuitico”,partito con una sua forte connotazione “culturale” in virtù di Padre Andrea dall’Asta-manco a dirlo gesuita- patron indiscusso e induscutibilmente-ab eterno- eletto a capo per un area politica “intelligentimente” religiosa-atea in qualità di fensore di quella identità anti e ma,proterviamente e,gesuiticamente “concettualmente a-religiosa”.Si è ,o ,si potrebbe scrivere dunque che Dio si è fatto “partito”,un partito che, come nella filosofia antica ,con tutte le sue varie interpretazioni sulla presenza del divino nella vita dell’universo e degli uomini lo dicono ora operante ora vivo e presente,ora solo in generale e non sigolarmente presente,tuttavia non sempre presente nelle umane vicende,ed ora,qualche volta,per qualcuno, del tutto inesistente,perchè Dio ,dio,secondo molti-come narcisisti atei- non c’è,non esiste e non è mai esistito.Di tutte questi risvolti o, interpretazioni sul c’è o non c’è Dio, preferisco, e mi sembra corretta quella dei cinici antichi dove Dio ,Dio,secondo loro,dio:oggi,dio,fatto politica esiste ;eccome se esiste oggi,e si è anche “incarnato” in un partito :ma ,come quello antico,non si interessa delle vicende umane.

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