Buon Natale Don Ponzini.

Written By: bruno - Dic• 07•12

Questa mattina,rimuginavo,pensavo a don Ponzini dopo aver letto alcune sue affermazioni,come sempre esagerate sulle vie Francigene e Vie degli Abati,inutile dire vie tutte improntate al turismo e alla bellezza del paesaggio e alla gastronomia.Strillava che la via Emilia è pericolosa(anche se non si è mai sentito di un pellegrino travolto dal traffico).Parlava di Velleja,paragonandola a non so piu’ quale famosa e storica localita’,quando a Velleja ci sono quattro od otto colonne ed un casone vuoto,chi vuole vedere Velleja vada a Parma.Si dilungava,o meglio citava Sant’Antonino,e,certamente questo Santo ha avuto a che fare con la condanna alle false religioni,e,andava dove si trovavano ancora culti pagani per sbugiardarli.Noi ricordiamo Travo, (Trevi)dove era un importante santuario dedicato a  Minerva e altri templi fuori delle mura Piacentine mete dal Santo,ci sara’ stata anche Velleja (tre colonne ed un casone vuoto)pero’ non lo ricordiamo,certamente per nostro difetto.Ponzini dovrebbe andare da quelli di Pavia per far cancellare:via del sale con tanto di cartello,dalla parte pavese,che poi in cima al Penice diventa magicamente via Francigena,o i pavesi non sanno niente o Ponzini  la conta come sempre a suo modo.Insomma don Ponzini ha dichiarato che a Bologna si è sgolato per far capire che la via Emilia è pericolosa,brutta trafficata,ma era ed è quella la via,la via della Fede,oggi trafficata,ma sempre via della Fede è, non via di salumi formaggi e di sindaci che dopo aver devastato i centri storici,vorrebbero un poco di turismo,qualche finanziamento e una piazza asfaltata di fresco.Si dice che il cammino degli Abati e’ frequentato in modo diututrno,ogni giorno ha il suo pellegrino.E’ certamente don Ponzini che dopo essere diventato patrono di Celleri si è fatto pellegrino,passando le sue giornate per le vie degli Abati con passo sicuro,instancabile.Questa mattina dopo aver letto e rimuginato alcune affermazioni del nostro reverendo sulla via Francigena,nella mia passeggiata mattutina, me lo sono trovato davanti,all’improvviso,come per incanto ,vecchio,vecchio e canuto un poco curvo,appesantito, come non lo ricordavo piu’,mi è fin parso  volesse salutarmi,proprio io,il pittorucolo,mi ha fatto tenerezza,mi sono girato mentre si allontanava  lo guardavo,lo guardavo camminare verso la cattedale.’,facendosi sempre piu’ piccolo,minuscolo nel grigio di Dicembre,Buon Natale reverendo.

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