Quando sento cantare “Bella ciao “, da donnine ben vestite con occhi ben truccati e mani paffutelle rosee dalle unghie tutte a posto ripenso a tale canto nato nelle risaie dove le donne lavoravano per tutta la giornata con l’unica pausa del mezzogiorno.Dormivano praticamente per terra . E vorrei che almeno si ricordassero le vecchie parole della canzone: “Alla mattina, appena alzata, o bella Ciao Bella ciao bella ciao ciao ciao,alla mattina appena alzata in risaia mi tocca andar. E tra gli insetti e le zanzare, o bella …..e tra gli insetti e le zanzare duro lavoro mi tocca far. Il capo in piedi, col suo bastone o bella ciao ..il capo in piedi col suo bastone e noi chine a lavorar Ma verrà un giorno che tutte quante, o bella ciao ..ma verrà un giorno che tutte quante.lavoreremo in libertà” . Spesso la loro paga era con del semplice riso .Certe donnine di oggi al massimo cantano la già edulcorata” siur padron dalle belle braghe bianche föra le palanche c’andum a cà”.
Paola Mars.
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