Giustamente vogliono togliere a Piacenza molte delle sue funzioni pubbliche e di sicurezza.Abbiamo sentito il parere,meglio, letto del Presidente della Camera di Commercio,nonché il Presidente della Provincia,ma la Provincia non era stata abolita?Ed altri eventuali etc.etc.,tutte gente che non rappresenta Piacenza,nel senso che viene eletta all’interno di gruppi e gruppetti,la Fondazione di Piacenza Vigevano docet,queste categorie si eleggono fra di loro e ,si potrebbe aggiungere,elette:alla piacentina.Solo questa rappresentanza è stata dunque interpellata per la Citta’ “giustamente” “declassata”.Bene,ebbene,vorremmo osservare che questi organismi autoreferenziali sopratutto parziali,non rappresentano nessuno Stato,men che meno i cittadini e contadini votanti,quindi non rappresentano ,in poche parole quasi nessuno,per cui ,non si capisce bene a quale titolo dovrebbero riuscire nell’impresa di perorare la causa Piacenza.La Citta’,questa Citta’,ha i suoi responsabili istituzionali,i suoi onorevoli e, pare anche senatori,di cui in questa “citta’” nemmeno l’ombra s’intravede.Abbiamo gente che gorgheggia in televisione come una qualsiasi Vanna Marchi,con parlantina da venditore porta a porta.Ebbene, di costoro,di questi responsabili comprimari onorevoli e senatori votati, nemmeno un sospiro,un muto sillabare,un borbottio.Nessuno gli ha messo un microfono davanti alle labbra,o ,perlomeno nessuno,proprio nessuno si è mai sognato di riferire il misterioso pensiero di questi istituzionali evanescenti ombre rappresentati la naufragante Citta’.Si vede che ,questi Onorevoli romani,tornano a Piacenza solo per prendere voti, e ,per pisciare , parlando di liquidi.