In America si spara contro i poliziotti che a loro volta sparano sui neri,neri che importati come schiavi sono stati formalmente “liberati” per legge,sopratutto perché uno stato come l’America non può tollerare la schiavitù,almeno quella uffuciale al suo interno.Pare che, solo certe frange mussulmane,negli stati da loro governati, la pratichino ancora nella più grande indifferenza universale,mentre, la stragrande parte degli altri stati la praticano illegalmente, ammantata e protetta da un velo di ipocrisia.Questi neri americani, con il loro affrancamento ufficiale dalla schiavitù, non è detta godano di un affrancamento di fatto altrettanto riconosciuto per cui, da immemorabile tempo ci si spara in un parossistico eccesso di conflitto non risolto.E’ uno stato, l’America, che ha importato con la schiavitù anche i relativi problemi, e con l’affrancamento di quella schiavitù non ha saputo imporre,per legge un uguaglianza soltanto virtuale.L’elezione di un Presidente come Obama, ha reso più vistoso il conflitto fra legge (debole) e stato di fatto, in un irrisolto perenne penoso scontro.L’America di Donald Trump appare all’orizzonte sempre più forte,America come espressione di una volontà popolare che molti acriticamente criticano ma che,purtroppo per loro ,sarà inevitabile.