Vasco Rossi.

Written By: bruno - Feb• 13•15

Vasco Rossi,rimarrà per sempre nella storia della musica,dicendolo, l’aiuto dentista, abbassava gli occhi, abbassava anche il tono della  voce,l’aiuto dentista, che era un fanatico, un fan,come si dice, di Vasco,l’aiuto andava, in pellegrinaggio a tutti i sui concerti,si’ “concerti”,cercava di apostrofarlo il seduto sulla poltrona del dentista, un” tizio”, a cui veniva rifatta la bocca.Ricordate Gino Latilla?Continuava il seduto,così’ finirà’ Vasco Rossi,cosi’,per non parlare di Nilla Pizzi & C.Finira’ così,ve lo dico io,e lo diceva ,agitando un dito all’aria,l’indice,agitandolo, in modo perentorio, per meglio sottolineare le sue parole, il seduto.L’aiuto dentista, allora aspettava che “il seduto” ,avesse la bocca piena di pasta per l’impronta,incatramato come con la carta moschicida,per tornare all’attacco.Vasco,un immortale,altro che balle,il seduto allora si agitava e agitava il dito della mano,il piede,i piedi,ma non poteva dire più’ nulla,muto,senza voce,senza diritto di replica,dannatamente muto.L’aiutante lo sapeva,infieriva,sempre con occhi bassi ma determinati,ostinati ,devoti.Quando si liberava la bocca,il seduto affermava:non permetterti più’ di fare affermazioni quando io non posso rispondere,mai più’,Mozart è immortale,che Vasco e Vasco,passera’,questo Vasco,te lo dico io,quello li’ non sopravvive alla sua morte.E l’aiuto con calma tornava a dire: bisognerebbe fare un monumento a Vasco,si’,sarebbe un successo mondiale questo ricordo,si’,ci vorrebbe una colletta,ci vorrebbero i sindaci o qualche presidente del consiglio che lo promuovesse,si’,sarebbe un grande successo,mondiale.Il seduto,finita l’operazione dentistica,bevendo l’acqua  verde azzurra del bicchiere di plastica ,alzandosi dall’incomoda sedia di metallo,imbottita di bianco, con tanto di poggia testa,guardo’ l’aiuto,con aria compassionevole,in fondo, era finita la sua vera tortura a cui si era sottoposto,era finita e cominciava a rilassarsi,non gli fregava più’ niente ,di Vasco,Nilla Pizzi,Mozart,di immortali o mortali.Usci’ felice ,sollevato ,dallo studio di Pasquale,ed era un primo pomeriggio invernale , pieno di luce gialla,quasi primaverile,attraverso’ la strada,la sua vera tortura ,quella dentistica,in fondo, era finita,finita davvero.Aperse la portiera della piccola macchina,inserì’ la chiave che giro’ immediatamente per la messa in moto,dall’alto parlante,come quando era arrivato,parti’ una musica, la musica che stava ascoltando al suo arrivo,era Vasco,Vasco, a tutto volume,forza Vasco!

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