Non ricordo più chi fosse quell’autore latino che scrisse:”dotto con libri”,questo per significare che si ripeteva la propria conoscenza con quello-o solo con quello- che si era letto non “digerito”.Insomma gente “istruita” da quel che aveva imparato,senza alcuna dote personale.Oggi si legge con”:fai un corso di intelligenza artificiale”,così almeno scrivono diversi annunci sui media.Gira che ti gira si è sempre dotti,dotti per qualche cosa,o,in virtù di una impersonale stampella ,magari stampata o se vi piace,virtuale.A questo punto l’ignoranza naturale rimane allora l’unico vero tesoro baluardo o,patrimonio dell’umanità.
Dotto con libri.
Written By: bruno
-
Feb•
01•25
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