Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Dic• 11•21

La tragedia di Arianna Flagiello si consumò il 19 agosto 2015, la donna si lanciò dal suo appartamento del quartiere Vomero, nella zona collinare di Napoli. Un suicidio che, svelarono successivamente le indagini, arrivò al culmine di una lunga storia di maltrattamenti. Per gli inquirenti a spingere Arianna verso quel gesto estremo era stato proprio il compagno, tesi poi sposata dai giudici del secondo grado che parlano di una “intollerabile disperazione conseguita alle condotte maltrattanti del compagno”. Perrotta è stato inoltre condannato dalla Suprema Corte al pagamento di ulteriori spese nei confronti delle parti civili: l’associazione Salute Donna, i genitori e la sorella di Arianna.

In primo grado la condanna era stata a 22 anni, ridotta poi lo scorso 29 marzo a 19 anni dalla Corte di Appello di Napoli (Nelle motivazioni, rese note a maggio, si legge che il suicidio di Arianna Flagiello fu “un gesto prevedibile” proprio quelle continue vessazioni che la donna subiva tra le mura domestiche”; inoltre, hanno rilevato i giudici nel dispositivo, “Perrotta era pienamente consapevole della “condizione di estrema fragilità e di vero terrore” in cui aveva ridotto la compagna.)
La Cassazione conferma: Mario Perrotta è stato condannato in via definitiva a 19 anni per la morte della compagna, Arianna Falagiello, precipitata dal balcone della casa dove vivevano a Napoli il 19 agosto 2015.

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso alla condanna emessa dalla Corte di Appello di Napoli.

Kella Tribi.

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