Non poca la meraviglia fu,quando un signore attempato al bar si mise ad apostrofare la Morgese per tutti quegli sbarchi dall’Africa.Chi se la dava di gomito,chi strizzando gli occhi accompagnando con smorfie incredibili e,sottolineava quel commento;veramente i commenti furono più d’uno e nessuno pareva di un qualche senso sopratutto quando il vecchio esclamò:basta con tutti questi peni che entrano in Italia.Al che ,un altro signore si mise a rimuginare che non erano solo “peni”,ma anche donne e bambini quelli che approdavano alle nostre coste.Ma quello:il signore , continuò con i suoi peni invasori del patrio suolo,quasi fosse un priapista in forma maniacale che si esibisse per l’occasione al bar del paese.Al che;una signora;una signora,fra il riso e lo scherno disse:ma cosa gli hanno fatto infine tutti questi peni stranieri per renderla così scalmanato-e nello stesso tempo indicando agli altri che forse ,al signore ,forse gli mancava anche qualche rotella;roteando l’indice ,l’indice alle tempia per accompagnare anche mimicamente e in modo comico la sua affermazione.E fu allora,solo allora che il signore che portava con agilità il suo carico d’anni girandosi,con aria di sufficienza sentenziò:Peni:ignoranti “italioti” si dicevano un tempo i Cartaginesi chiamati così dalla loro patria Phoenice,ed uscì,come un attore esce dal palcoscenico, senza pagare nemmeno il caffè
L’invasione dei “peni”.
Written By: bruno
-
Ago•
12•21
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