Cantate, grilli, i vostri inni insensati alla notte, come insensata è ogni passione, insistente, risuona nelle orecchie come il canto della vita. Cantate i vostri inni e svegliate gli spiriti dormienti, che nulla è più vivo della notte, mai i profumi tanto acri e pungenti, mai il fieno sa tanto di rugiada. Tutto si addensa nella notte, tutto diviene sintesi e poesia. Nella notte Dio ci volge il suo volto ammantato di fresco e di luna che posa sopra un cielo dormiente e vivo. È come se voi, grilli dall’inesausta foga, foste la voce di un altro mondo che dice: vivete.
Francesca Pierucci.
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