Tutta questa diatriba fra chiesa e stato non è nuova,e non è nuova nemmeno di questi tempi quindi rimproverare o assecondare questo o quello,sopratutto per, e nel continuo rimando di responsabilità o accuse lascia perplessi,sorpresi per cui torna alla mente quello che scrisse Edgard Quinet”:per imbrigliarli ,la chiesa antica (come la nuova ) si è sempre valsa di un procedimento semplicissimo.Essa ha mostrato a loro il Vangelo come una morale analoga ai loro principi politici”.E qui direi ogni discussione superflua e chiusa sul pro o il contro, essendo come tutte le cose antiche,nuovissima,per cui si presta ancora al solito trito infinito dibattito di chi deve fare e cosa.Generalmente però è il popolo o il populismo (sic) che prende posizione nei confronti di un culto e dei culti dichiarandoli più o meno liberi,più o meno idonei ai propri fini (Salvini bacia il crocefisso) anche se oggi,oggi si assite ad un fenomeno del tutto nuovo aggiungerei inusuale antistorico ,di quando un culto sopprime sé stesso verso, e per la massa o la forza di culti importati rimodellando ancora una morale al Vangelo per i loro principi politici.
Conflitti partiti chiesa Stato.
Written By: bruno
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Giu•
09•19
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