Sacro & sacro.

Written By: bruno - Mag• 29•20

In fondo un certo ritorno alle origini,anche nel sacro vi è sempre stato,quando si condannò ad esempio l’uso delle immagini,in fondo il Sacro è un problema individuale,scambiato per universale e molti non sono in grado di ammettere ,al di fuori del loro,il gesto creativo che l’uomo compie nel renderlo vivo e sempre vegeto.Ogni uomo ha,quando ce l’ha, un suo “sacro”,un suo sacro quasi sempre pagano e c’è chi giura che la tempo degli dei la religione funzionasse molto meglio.Terreno ambiguo dunque, il dentro è irrapresentabile o ,il Sacro in sé è irrapresentabile,anche se, il sacro domina l’uomo ed è possibile rappresentarlo individualmente e lo si rappresenta,quando lo si rappresenta in tutta la sua sacra intensità umana,umana intensità legata strettamente alla storia dell’uomo,strettamente connesso alla sua materia.Vi fu un tempo, e l’oggi lo dimostra in cui, far “figure” (l’uomo dovrebbe avere il diritto e il dovere di realizzare i suoi possibili mondi come scopo ultimo),il far figure per di più Sacre, fosse messo in discussione. Nel Concilio di Costantinopoli del 754 trecento trent’otto Vescovi persuasi della legittimità del culto dovuto alle immagini,lo condannarono,temendo di offendere l’Imperatore Maurizio e perdere così la loro carica.Molti di questi Vescovi approvarono in seguito il culto delle immagini sotto l’Imperatrice Irene che lo difendeva.Oggi ,per decidere, se fare marcia indietro ,rappresentare dico,la semplice materia , non occorre alcun imperatore o imperatrice,basta il mercato e qualche criticabile critico per di più,”divinizzato” ,divinizzato,per i solito ritorno ad un frainteso paganesimo senza più alcuna, anche solo apparente,sacralità.

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