Un poeta scrisse:”come vedere i propri nervi proiettati sullo schermo”.Cosi’ sono queste immagini,radiografie,foto commentate nel segno, luminoso,interno esterno,destrutturate,solcate,scritte,graffiate.Un vissuto esasperato del dentro che si fa fuori e vive,fatto di nervi, ossa,pulsioni innervate,ghirigoro della mente soppraffatta e tesa.Donne scorticate e deformate,Veroniche laiche,testimoni di natura complicata e spraffatta,misteriosa,insonne,emarginata,violenta,stuprata.Immagini del sè spogliato di ogni esteriore bellezza che finge e si finge.Panno pietoso che vorrebbe lenire,cancellare la violenza con pietoso gesto e, tuttavia si fa testimone e lascia,la traccia di un corpo sanguinate sul foglio,sulla tela,negli occhi di chi guarda.
Julius Rosemberg,Roma 26 Novembre 2012
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