Le perle nere di Kella

Written By: bruno - Lug• 12•20

In data 12 Marzo 2015 in Trentino a Zivignago di Pergine, un uomo, Marco Quarta 40enne, uccide l’ex moglie 36enne Carmela Morlino Carmela Morlino aveva rotto il silenzio che spesso accompagna le violenze tra le mura domestiche, trovando il coraggio di denunciare il marito. Lo aveva fatto soprattutto per i suoi bambini, perché temeva che le farneticanti parole del marito «li ammazzo e mi uccido» diventassero realtà e perché era stanca di assistere ai modi con cui l’uomo trattava i figli, incitandoli all’aggressività. Il 12 marzo 2015 quindi l’uomo uccise con 15 coltellate, davanti ai figli terrorizzati, la povera Carmela, nella loro abitazione di Zivignago. Dopo l’omicidio, Quarta riuscì a fuggire, nascondendosi per oltre una settimana, braccato poi dalle forze dell’ordine, fu arrestato nel parcheggio di un centro commerciale a Rovigo. Marco Quarta non avrebbe mai alzato le mani contro la donna ed i figli. O, almeno, non ci sono carte che lo testimonierebbero. Nessuna violenza fisica ma tante, troppe vessazioni psicologiche. La donna aveva manifestato la volontà di superare, assieme al marito, il periodo critico. Prima di denunciarlo gli aveva proposto di affrontare un percorso insieme. Voleva che smettesse di tormentare i figli con le sue regole educative: dai continui pizzicotti al figlio maggiore affinché reagisse ed imparasse a difendersi («Dovete essere forti» diceva ai bambini) alle minacce di fare loro del male se non ubbidivano («Se non fate così, vi ammazzo» le frasi che la moglie diceva di sentire). I bambini ad un certo punto avevano iniziato ad avere paura del papà. Anche la donna temeva per loro. L’ultima minaccia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: «Se mi lasci, prendo i bambini e mi butto nel lago con loro». Carmela Morlino ha presentato denuncia e fatto i bagagli. Ma l’uomo ha mantenuto la promessa: «Ti uccido» aveva detto e una sera ha colpito davvero con 15 coltellate la moglie Carmela, uccidendola. Un anno dopo Marco Quarta viene condannato a 30 anni di reclusione.

Kella Tribi

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