“Ogni ricostruzione porta con sé alcuni rischi:quello di sprechi quello di ritardi,quello della corruzione”.Ed un progetto lo aveva attuato Giovanni Raineri un centinaio d’anni fa istituendo consorzi che riunivano i privati che avevano subiti danni per gestire direttamente i fondi con l’obbiettivo di “togliere al più presto le popolazioni che vivevano nelle baracche,superando l’intermediario politico che si opponeva (manco a dirlo) al progetto.Raineri dice in sostanza ( il 29 aprile del 1920 ) di sottrarre ai politici l’affare ricostruzione e di affidarlo ai danneggiati stessi che:grazie al Genio civile a cui era demandato di valutare i danni e i singoli progetti per cui,in questi calamitosi tempi di lutti e terremoti,tempi di vittime e di senza casa, la riproposta suggerita da Corrado Sforza Fogliani sul Foglio di venerdì 28 ottobre, non solo ci sembra azzeccata e giusta ma,purtroppo inascoltata, quando fu invece semplicemente osteggiata dai politici del 1920.
Giovanni Raineri.
Written By: bruno
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Ott•
28•16
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