Elasticita’ dell’anima.

Written By: bruno - Gen• 25•14

Si era fatto una strana idea dell’anima,la sua l’aveva penetrato fin nelle ossa al momento della nascita, era cresciuta con lui,ma piu’ lui cresceva, piu’ diventava enigmatica, questa anima.Il suo corpo era preso da tutto sè stesso,i suoi nervi,i suoi piaceri, mentre l’anima rimaneva  li ,fra le intercapedini della sua materia.Anima,come materia leggera,proprio nel suo corpo,come nel corpo di tutti,di tutto,in tutto l’animato e inanimato.Era come  spirito denso che , attraversava  il corpo,proprio il “suo” corpo.Ora vedeva,sentiva lo spirito di tutto,del tutto ,spirito che nutriva la vita .Impassibile, eterna perfetta essenza,che lui,o altri,  interpretava, interpretavano,sovraccaricandola,marchiandola con infamia,  come cosa personale.Diceva,l’anima non è personale, è di tutti,ed è una,una per tutti,la vita ci nuotava semplicemente dentro,ed ognuno era libero di sentirla fredda o calda, quell’acqua celeste ed ingombrante.Ognuno era libero,libero di annegarci dentro,proprio come fosse acqua,o  vapore cristallino ,che pero’ penetrava,scendeva fin nella terra.Quella volta che vide un morto,rimase perplesso, guardo’ fisso le forme rinsecchite del volto e del petto immobile,si’ , rimase  muto ,ma,no! L’anima non era  li,non poteva essere ancora li,alzo’ gli occhi nella stanza vuota,l’anima, come corpo elastico si  era ritirata nell’aria immobile.L’anima, dopo aver nutrito anche quel corpo per tutta la sua vita, ora l’aveva abbandonato, abbandonato ,per essere di nuovo,imperturbabile,nell’universo ,delle piccole cose.

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