Le cicale cantano estatiche monotonie e gli insetti si cullano nell’aria franta di onnipresente luce, forse dormienti. E la sera giunge piano, come l’amore coglie anima inconsapevole, col suo abito blu, verso infinite danze, dove voci sussurrano e luci crepitano di invernale fuoco. Avanzano le attese voci del silenzio.La luce dinanzi al mare, di pomeriggio.
Francesca Pierucci
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.