You can.

Written By: bruno - Giu• 22•16

Silvano Vescovi,Romano Tagliaferri,Germana Arcelli,Comini,Gorra e chi ricorda più questi autori negli anni settanta?Questi e tanti altri piacentini che erano già approdati e c’era anche Xerra,l’unico di quei gruppi sopravvissuto ,approdati ad importanti manifestazioni con un arte che ce la troviamo pari pari oggi spiatellata dalla Fondazione,questa della Fondazione,con l’aureola di internazionale proprio questa,se si esclude Xerra, quella,naufragata in un dimenticatoio ermetico,nel senso di chiusura piombata,dove non filtra un raggio di sole o di ricordo.Ebbene,stavo per dimenticare Piergiorgio Armani Alberto Esse,ebbene costoro,fatto salvo qualche omissione per colpa dell’età,costoro vissero una esperienza sperimentale tutta piacentina ma anche extra cittadina.Oggi invece che si suona la gran cassa dell’internazionale artistica,oggi che si suona la gran cassa,rivolgendosi semplicemente ad un modulario con sopra scritto “roba internazionale”,oggi di questa passata esperienza piacentina nulla,nulla di nulla,silenzio.Vi sono di allora i tanti “morti”, morti per smemoratezza sopra quella strada, che qualcuno dichiara sbrigativamente mondiale,tanti tanti morti con tanto di nomi e cognomi di cui purtroppo non esiste più alcuna traccia o ricordo.E, purtroppo, quello che ritorna da noi ,fu visto, e si manifestò,allora,assieme e contemporaneamente a tanti movimenti che oggi si prendono il pubblico plauso.E’ evidente che la città,questa città rifiuta ed ha rifiutato tutti questi movimenti,ha rifiutato di finanziare e comperare i prodotti di quegli sperimenti artistici,dimenticati,ingiustamente dimenticati,come dimenticati ingiustamente sono stati tutti quei protagonisti.Oggi, la Fondazione ,con un salto temporale che sa di smemoratezza ripropone quelle vicende in chiave internazionale,andandosela a pescare nel giardino delle cose internazionali,si è cambiato nome etichetta,ma la sostanza è sempre quella,oggi ,con il denaro della Fondazione si può fare,you can,you can dimenticare però anche quella stagione,e quei piacentini di quella stagione.

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