L’invidia,secondo Paolo Villaggio è un sentimento naturale,di cui non ci si deve vergognare,e se lo dice Villaggio bisogna crederci.Tuttavia occorre notare che l’invidia, così’ come si presenta verso la gente di successo,non è come se la racconta Villaggio,perchè se ,rimane invidia “buona”, che sconfina con l’ammirazione,niente di male.In fondo Villaggio è un uomo “arrivato” e per lui ,molto probabilmente ,l’invidia è solo un pallido buon ricordo da conservare,un emozione della passata giovinezza.Purtroppo invece l’invidia,quella vera,quella dolorosa che desidera essere qualcun altro,non è sempre un sentimento semplice che sconfina nell’ammirazione,è invece, un sentimento doloroso pieno di frustrazione,quando poi non si arrichisce di calunnie e malevolenza verso l’invidiato.L’invidioso è pronto a dichiarar anche morto il suo avversario,è pronto a disconoscere qualsiasi pregio,anche minimo all’altro.Spesso si accompagna a sentimenti abbietti,futili,indicibili.Ma ,per Villaggio ,è e rimane, un sentimento naturale,buono costruttivo,per lui,lui che per vincere la sua invidia, s’è fatto Fantozzi.
L’invidia.
Written By: bruno
-
Ago•
31•15
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