Mozart: tacet ad libitum.

Written By: bruno - Lug• 04•15

Mozart,dite quel volete, ma, Mozart ,quando si inabissa nel minore,nel senso di tono minore, si apre ad un cupo dramma,mostra la sua anima profonda che,finito di saltellare di gioiose puntature si allarga, abissale e denso. Ammantandosi di toni violacei e trasparenti, nuotando per mezzo di un anima musicale che trascende la scrittura stessa.La grande scrittura, indica e recepisce,anticipa ripensamenti pre-romantici,cupe pensose atmosfere che sorprendono e appaiono nel loro universo stellato di luminose fiaccole , sorrisi, che reclinano,si purificano in un maturo meditare della carne e del sangue.Quali passioni possano fissarsi in questo ragazzo precoce che cresce di spessore ,sovrapponendo tono su tono ,intensità di pensiero ,fatalità’ del destino,destino che è e rimane mistero.La musica,come la poesia si fa parola,suono insegnamento ,la musica ,la sua musica, comunica direttamente un suo linguaggio un suo pensiero.Linguaggio per altri uomini ,che bussano aspettando un poi,un dopo,il “dopo” di ogni cosa, uomini che vanno, semplicemente,fatalmente verso il loro destino.L’arte è emozione senza parole ma più della parola esprime l’inesprimibile senso del vivere.L’arte è arte non c’è parola che la definisca,Mozart non è solo un artista,ma è un grande, gradissimo pensatore di cose indicibili e,
il suo valore non è quel che si dice o si è detto di lui,il suo immortale valore è avere pensato e scritto vissuto del suo pensiero,inizia con lui,finisce con lui in un tacet ad libitum.

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