Arte senza preservativo.

Written By: bruno - Lug• 03•15

Non è ancora apparso il pezzetto scritto sull’arte, che c’è già chi borbotta protesta, e con ragione,il pezzo sotto è oscuro,oscuro,come oscura è la materia,oggi si potrebbe definirla:materia oscura.Semplifichiamo,l’arte (esemplificando) è il pene,il pene,sì il pene,avete capito bene,il pene,quello che procura piacere,quello che desidera,motore e,a volte trasmettitore,organo di vita,fare l’arte(pene) ,con intelligenza è mettere il preservativo,l’intelligenza-preservativo pero’, pare ,attutisca l’effetto naturale e già ,preparasi all’operazione,mettere cioè il preservativo è un operazione “intellettuale”, vuole una certa pratica.Allora se l’arte è il pene e la sua intelligenza è il preservativo,occorre dedurne che l’intelligenza è un controllo sugli effetti dell’istinto,un freno al godimento senza intelligenza, che poi è il procedimento che natura ci ha dato per godere, gira che ti gira ,è sempre la solita storia fatta di tradizione,e mi permetto di aggiungere:di bella tradizione.L’arte pene dovrebbe suscitare tutto questo,un pieno piacere,soddisfacimento proiezione,creazione,procreazione.Con il preservativo (intelligenza), la si limita,la si contiene la si vanifica,il preservativo sta all’arte(detta contemporanea) come la calza al piede,vi siete mai lavati i piedi con le calze?No?Provate.Oggi ,anzi ,da tanti e tanti anni, va di moda il preservativo al posto del pene-arte,e chi professa la bontà’ del preservativo?Chi?Uno che vuol mettervela nel culo,ed è vero che ai piacentini (ma non solo), è più’ facile metterlo nel sedere che in testa,ma tant’è,chiaro?Se non avete capito rileggetelo da capo.

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