Non sempre la” Storia”.

Written By: bruno - Dic• 12•14

La storia non è per tutti la stessa cosa,usano, i nuovi storici,lavorar d’accetta,si dilettano nel taglia e cuci,censurando qua o la,come cogliendo fiore da fiore quello che aggrada e,quelli di oggi,(storici) non son quelli di ieri,quelli di domani,si suppone ,non saran questi,altrimenti che gusto c’è far della storia, ognuno scava una sua nicchia,lasciando un  segno .Prendiamo il Campi,quello che ha scritto la storia della chiesa  in due volumi,ce ne è un terzo ,di volume,fatto  uscir per forza dal nipote,che,il Campi (morto) non voleva fosse pubblicato perché ricco solo di appunti.Il nipote, pubblicandolo ,ne ha fatto uno zibaldone,un di tutto un poco.Monsignor Ponzini Domenico, contesta al Campi (definendolo pressapochista), di avere fatto morire San Savino a 101 anni,non cento,ma centuno,e,aggiunge che è impossibile che uno muoia a quella eta’,va bene,è vero,non è facile vivere così’ a lungo,tuttavia ,a volte ,accade,e Ponzini per tutti,proprio per tutti, è uno storico, avra’ certamente ragione,S.Savino non è vissuto fino a 101 anni,concesso,il Campi ha cannato.Se non fosse che, sempre il reverendo Ponzini ,dal terzo libro del Campi dove, è anche la storia di Cristoforo Colombo,che pare falsa,estrapola la vita di San Corrado ,la dove qualcuno dice,o meglio,”si dice” che, la vicenda San Corrado nasca a Celleri,notate bene,qualcuno dice,si dice,mormora,senza alcun documento,senza alcun costrutto in un non-libro che,l’autore,non voleva nemmeno pubblicare,andando cosi’ contro  una tradizione secolare che , pone e poneva, San Corrado a Calendasco ,contro ,e in barba ad ogni logica, ed ad ogni  documento di un qualche valore.Purtroppo, la storia,la storia è quella che descrivevamo sopra,ognuno vi  imprime una sua nicchia, un suo segno, a piacere,lasciando così’ la sua impronta,fosse anche impronta asinina,nulla da eccepire.Il libro,meglio , i libri del Campi, che tutti abbiamo studiati e fatti passare come il riso,come si dice da queste parti,contengono  notizie rilevanti e, storicamente assodate,ma, come si puo’ osservare,vale anche per il Campi,quello che vale per la “storia” in generale, a volte si usa l’accetta e, la si butta ,altre volte la si mette sull’altare.Che si ami o disprezzi il Campi storico pero’,una cosa ha scritto, nella sua introduzione alla Storia Ecclesiastica,una sentenza ,che sembra vergata nel fuoco,una sentenza fuori dalla storia,che recita così’:”Quando ,un secolare mente, e travia la storia fa peccato,ma quando lo fa un uomo di chiesa, dice una bestemmia”,sentenza  rocciosa,come potete leggere,che il Campi ha scritto, ed io ho ,semplicemente ripetuta.

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