Morto il corpo,morto il porco.

Written By: bruno - Ott• 04•14

Si discute tanto,tanto sul fine vita,dico,si discute di come uno possa decidere  di andarsene da questo mondo,o nel modo in cui gli pare di voler morire.Chi invoca il beverone della dimenticanza mortale,chi,impuntandosi,pretende di uscire con dignita’ stoica,mentre, con dignita’, è poco importante come si muore,piuttosto è importante come si è vissuto.Si invoca una legge,per la buona morte,come se ,una legge potesse dare una buona morte,la morte è quella che è,e diceva Epicuro:se il dolore dura a lungo è sopportabile ,se, invece il dolore è violento è breve.La legge, come le fantasie sulla propria morte, riguardano piuttosto il modo per esorcizzarla e farla meno spaventosa,ma c’è qualcuno che, con una legge in tasca, si sente piu’ sicuro di,morire,come se gli altri non morissero.Generalmente la vita ti ammazza senza fare niente,ti toglie tutto, piano piano, senza alcuna fatica,senza sforzo,cosi’, semplicemente ti toglie tutto,tutto quel tutto che credi di aver accumulato e che è, la distanza esatta ed illusoria, fra te, e la tua morte.La gente si ammazza tutti i giorni,alcool,fumo droga,sport estremi,si ammazza anche in bicicletta,in tram ,in pulman, o sotto un treno.Corrono,e chi, crede, vecchio, crede di aver molto  vissuto,veglia, con la morte nel cuore,la morte lo sfiora ad ogni passo, vi si abbandona,esita,barcolla,davanti a lei,ma cammina,avanza passo dopo passo, verso la sua, morte che, non a tutti  sorride.L’uomo, con la sua anima è immortale,dicono alcuni,altri rispondono,l’uomo è il nulla,proprio nulla,da secoli e secoli cosi’ si vive,si discute e ,si muore,cosi’ vive,ha vissuto e vivra’ l’umanita’ intera,fino alla fine dei suoi giorni.Una legge?C’è gia’, quella naturale del morire,ed è scritta,nelle nostre vene di noi,mortali.

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